Ascolti tg, cresce La7 ma male Tg2: ‘Reazione a catena’ nuoce a Tg1

Ascolti tg, cresce La7 ma male Tg2: ‘Reazione a catena’ nuoce a Tg1
Monitors are shown in the newsroom of TVN24, part of the TVN network in Poland owned by U.S. company Discovery, Inc., in Warsaw, Poland, on Saturday Dec. 18, 2021. Poles are filling the streets of cities across Poland on Sunday evening to defend a U.S.-owned television network that is being targeted by the right-wing government, protests meant as a broader defense of media freedoms in a nation where democratic norms are eroding. The protests, led by anti-government groups, were called after the parliament on Friday unexpectedly passed a bill that would force Discovery Inc. to sell its controlling share of TVN, Poland’s largest television network.(AP Photo/Czarek Sokolowski)

Risultati negativi nonostante la crescita dell’audience delle principali tv generaliste

Tg1 e Tg2 non beneficiano del ritorno di fiamma dell’audience italiana per l’informazione e i telegiornali tradizionali registrata all’inizio della stagione 2024-2025. Secondo un’indagine del Sole 24Ore – basata su un’analisi dello Studio Frasi su dati Auditel per il periodo 15 settembre-19 ottobre – le principali tv generaliste in autunno hanno registrato una partenza sprint: l’audience complessiva è cresciuta di 256.893 individui nel giorno medio e di 358.515 in prima serata mentre i contenuti tv nel loro complesso sono stati seguiti da quasi 10 milioni di persone nella media dell’intera giornata e da 23,5 milioni in prime time. Sempre nella media dell’intera giornata, infine, gli editori monitorati da Auditel sono saliti dell’1,7%, il ‘non riconosciuto’ del 7,5%.

Tg1 e Tg2 in calo, crescono Tg La7 e Tg5

Un segnale di ripresa che apparentemente Tg1 e Tg2 e Rainews non riuscirebbero a sfruttare a dovere. L’edizione serale del telegiornale dell’ammiraglia Rai resta in cima alle preferenze del pubblico italiano (con una media di 4.225.223 spettatori per uno share del 23%) ma registra un calo di 221.408 spettatori (-4,8%). Male il Tg2: l’ascolto medio nel periodo analizzato è stato di 961.826 (4,90%), in calo di 97.422 (-9,20%). Fra i telegiornali Rai cresce il Tg3 con 1.870.002 spettatori di media (+ 134.441 e 7,75% di ascoltatori in più). Positivo, nell’anno, il trend della concorrenza: il Tg5 (secondo nelle preferenze degli italiani con 3.705.275 spettatori medi) guadagna un ascolto di 149.622 sempre nell’edizione serale (+ 4,21); il Tg La7 cresce a velocità ancora maggiore (+179.346 di spettatori e 14,86); il Tg4 ottiene 98.200 ascoltatori medi in più e il 17,80%; Studio aperto 38.575 spettatori medi e 8,01%. Dati preoccupanti per la Rai. Sulle performance del Tg1 pesa l’andamento a rilento della nuova edizione di ‘Reazione a catena’, condotta da Pino Insegno che precede il tg e sui cui dovrebbe esercitare – come da anni accade – un effetto traino importante. Il programma di Insegno, secondo i dati LaPresse, considerando solo la stagione autunnale corrente sino alla metà ottobre, ha perso oltre il 4,3% di share rispetto allo stesso periodo del 2023, quando la conduzione era affidata a Marco Liorni. Per quanto riguarda l’ultimo parziale, ovvero la coda del format prima dell’inizio del tg, la contrazione sul fronte share è del 4% su ‘Reazione a catena’ 2023. A proposito di traini. Stando alle rilevazioni ufficiali al momento della partenza dei telegiornali – sempre nel periodo considerato – il Tg1 registra in media uno share medio del 20,9%, in calo del 4% rispetto al 2023. Un dato che poi cresce con il passare del tempo: alle 20.25 infatti il Tg1 sale sino al 24% di share riducendo la contrazione sul 2023 (quando alla stessa ora era del 25,3%). Aumenta anche lo scarto sul principale competitor che negli ultimi tempi si è ritrovato spesso a partire anche sopra il Tg1: mediamente alle 19.58 la differenza di share tra Tg1 e Tg5 è dell’1,7% a vantaggio del telegiornale del servizio pubblico, alle 20.25 la differenza in favore del Tg1 sale sino al 4%. Proprio il Tg5, a differenza del rivale Rai, sembra avvantaggiarsi dell’audience portata in dote dal game show che lo precede: ‘La Ruota della fortuna’. Il format condotto da Gerry Scotti viaggia infatti a una media di share del 19,5%, in crescita del 3% rispetto a ‘Caduta libera’ nello stesso periodo del 2023.

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