È stato lo stesso esperto del Cnr a denunciarlo sui social. La replica: "Nessuna censura"

Un “taglietto strategico” a una frase all’interno di una sua intervista, proprio nel punto in cui venivano utilizzate le parole “cambiamento climatico”: lo denuncia il ricercatore e fisico del Cnr Antonello Pasini, le cui parole sono andate in onda all’interno del servizio di apertura del Tg1 delle 13:30 di mercoledì, ma senza quell’importante inciso. È lo stesso esperto a denunciare l’accaduto sui social, pubblicando anche il servizio andato in onda con una premessa: “Pazzesco”. “Ieri il ‘maltempo’ come prima notizia al Tg1 delle 13.30; però…non ci crederete, ma la mia frase ‘La presenza persistente degli anticicloni africani, impronta digitale del cambiamento climatico nel Mediterraneo, ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia’ ha subito un taglietto strategico ed è diventata ‘La presenza persistente degli anticicloni africani ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia’”, scrive Pasini. 

La replica del Tg1: “Mai censurato Pasini”

Poche ore dopo è arrivata la replica del Tg1 con un post sul suo profilo Facebook. “Il signor Pasini è un professionista importante, grande esperto di questioni climatiche, ed è in questa veste che il Tg1 si avvale spessissimo delle sue riflessioni. Mai, nei suoi numerosi precedenti interventi al Tg1, il signor Pasini è stato censurato relativamente a questioni sul cambiamento climatico, tema di cui il Tg1 si è occupato e si occupa di continuo insieme alla redazione Speciali (anche il 19 agosto scorso, giorno dell’affondamento del veliero Bayesian, abbiamo affrontato il tema delle trombe marine con un esperto che le metteva in correlazione al cambiamento climatico)”, scrive il Tg1. “Ecco perché il suo post su un’asserita censura in materia di cambiamenti climatici ha sorpreso non poco i giornalisti del Tg1, che lo hanno immediatamente chiamato rassicurandolo sul fatto che nessuno lo aveva voluto imbavagliare e che si erano scelte alcune sue frasi di un discorso più ampio per un servizio che durava poco più di un minuto e teneva dentro cronache su zone dell’Irpinia colpite duramente dal maltempo e testimonianze toccanti di cittadini di paesi travolti dal fango, nonché sui danni del maltempo nel resto d’Italia ed altre notizie che via via si susseguivano. Come dimostrano i tanti collegamenti e i tantissimi servizi andati in onda in precedenza, Pasini ha sempre detto quel che pensava ed espresso liberamente il suo pensiero in materia”, aggiunge. “Parlare poi di censura sul cambiamento climatico all’indomani di un servizio del telegiornale, annunciato con tanto di titolo in copertina nell’edizione delle ore 20 sulla scomparsa del ghiacciaio del Flua sul Monte Rosa, suona alquanto curioso”, viene rimarcato nel post. “Come curiosa è la scelta di Pasini di affidarsi ai social prima di sincerarsi con la redazione del Tg1 su cosa fosse successo e sul perché – come sempre accade quando i commenti sono lunghi rispetto ai tempi previsti del servizio e arrivano a ridosso dell’edizione del telegiornale – il suo pensiero non fosse stato riportato integralmente. Avrebbe scoperto quanto accade tutti i giorni in qualsiasi telegiornale, e cioè che in base alle notizie che via via arrivano in redazione vengono aggiornati, tagliati, i servizi per essere riadattati e riaggiornati con altre notizie”. In conclusione, prosegue il Tg1, “a Pasini rinnoviamo la nostra stima e rivolgiamo pubblicamente l’invito a venirci a trovare al Tg1 dove peraltro è stato anche fisicamente in studio alle 20 per l’alluvione in Toscana ed anche per i fenomeni di grandine al nord e caldo estremo al sud, per affrontare, giust’appunto, il tema del cambiamento climatico. Argomento trattato da Pasini anche quando a giugno è stato ospite a Tg1 Mattina Estate o quando, a proposito della sabbia del Sahara nelle città, recentemente ha fatto esplicito riferimento alla correlazione col cambiamento climatico. L’invito a tornare a trovarci lo aiuterebbe a sapere e a capire come, fino a pochi secondi prima della messa in onda, vengono rivisti i servizi del telegiornale e come, in tempo reale, senza censure ma solo con l’impegno dei cronisti del Tg1 per rendere migliore il servizio pubblico, i medesimi cronisti si adoperino con professionalità per gestire in corso d’opera gli ultimi cambiamenti (giornalistici, non climatici)“.

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