Beatles, 60 anni fa il concerto nella ‘casa’ dei Mets che fece nascere il rock da stadio

Beatles, 60 anni fa il concerto nella ‘casa’ dei Mets che fece nascere il rock da stadio
I Beatles sul palco dello Shea Stadium il 15 agosto 1965 (foto AP)

La band di Liverpool si esibì il 15 agosto 1965 davanti ai 60mila dello Shea Stadium

Rivoluzionari in tutto. Anche nel modo di accogliere il sogno collettivo di ascoltare musica e viverla tutti insieme dentro una gigantesca arena. Tutto accadde sessant’anni fa, il 15 agosto del 1965, e da allora quel ‘teatro’ sportivo per eccellenza chiamato stadio diventava per mano di cinque ‘scarafaggi’ anche una cattedrale della musica. Furono proprio loro, i Beatles, a sdoganare i concerti facendoli uscire dalle mura di piccoli club. Impegnati in una tournée negli States, Paul McCartney e compagni tennero un concerto allo ‘Shea Stadium’ di New York, esibendosi davanti a quasi 60.000 spettatori nella casa dei New York Mets di baseball. Un evento epico che segnò la nascita del rock da stadio. Quello show fu infatti considerato il punto di svolta nelle performance musicali dal vivo, dimostrando la capacità delle band rock di riempire impianti di grandi dimensioni, in spazi dove si potesse contenere la febbre collettiva generata da band o artisti di fama mondiale. ‘Tra palco e realtà’, direbbe Ligabue, come lo stesso artista emiliano canta in una sua celebre canzone. Da quel Ferragosto insomma la musica trovò casa e alloggio nelle arene dello sport, da Bob Marley agli U2, dai Queen a Michael Jackson, dal ‘Live Aid’ di cui quest’anno si sono celebrati i 40 anni fino, in Italia, ai ‘sold out’ di Vasco Rossi, il re del palcoscenico capace di riempire gli stadi per 36 volte.

Beatles, 60 anni fa il concerto nella ‘casa’ dei Mets che fece nascere il rock da stadio
La seconda esibizione dei Beatles allo Shea Stadium, il 23 agosto 1966 (foto AP)

Il concerto in cui tutto cambiò per sempre

In verità due mesi prima, il 24 giugno 1965, i Beatles avevano tenuto due concerti, uno pomeridiano e uno serale (altri tempi), al Velodromo Vigorelli di Milano, segnando la loro prima esibizione in Italia. Attirarono un grande pubblico, anche se non mancarono critiche sulla scarsa affluenza, a testimonianza del fatto che almeno nel nostro Paese ancora non veniva compresa l’efficacia, la potenza e la forza di quell’ondata rock. Poi a New York tutto cambiò e nulla fu più come prima. Di quella esibizione in quel immenso ‘catino’ costruito per il baseball (che venne poi demolito nel 2008 dopo aver ospitato centina di partite dei Mets) ne uscì un documentario. Il progetto utilizzò 12 videocamere per registrare la confusione e l’isteria di massa che provocava la Beatlemania in America nel 1965. Il documentario (che andò in onda per la prima volta sulla BBC il primo maggio del 1966, poi sulla ABC il 10 gennaio 1967) non mostra solo il concerto ma anche gli eventi che ruotarono attorno ad esso, come l’elicottero che trasportò la band da Manhattan a Flushing Meadows, la preparazione nei camerini allo stadio, e immagini di altri artisti che aprirono il concerto, come i Sounds Incorporated.

Beatles, 60 anni fa il concerto nella ‘casa’ dei Mets che fece nascere il rock da stadio
Una pallina da baseball autografata dai Beatles in occasione del concerto allo Shea Stadium del 1965, venduta nel 2023 per 176mila dollari (foto AP)

Tra il pubblico le giovanissime Meryl Streep e Whoopi Goldberg

In mezzo a quella folla erano presenti una sedicenne Meryl Streep, una bimba di nove anni di nome Whoopi Goldberg e le future mogli di due Beatles, Barbara Bach e Linda McCartney. Era nato un nuovo modo di concepire la musica, di aprire quell’atlante emotivo dove inserire tra le note messaggi di pace, spiritualità e giustizia calpestando l’erba – un tempo zona inviolabile – di uno stadio dove magari settimane prima gli eroi dello sport avevano regalato sogni a chi riempiva le gradinate. Da allora, grazie ai Beatles, gli stadi del mondo cambiarono pelle. E la musica il suo stile e il suo modo di farsi sentire.

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