San Siro in delirio per il concerto di Ultimo. “Dicono che parlo poco, ma questo è un concerto fatto di canzoni. Quello che devo dire lo dico con le canzoni”. E così è stato. Pochi fronzoli, niente spazio per bandiere, discorsi politici e proteste.
Due ore di musica e fan in delirio
Ultimo è pura musica, per due ore e più di vibrazioni forti con i fan in delirio fin dal suo ingresso sul palco. Il 29enne artista romano conquista San Siro con la sua musica travolgente e lo fa con uno spettacolo coinvolgente. Nella prima delle due date milanesi, entrambe sold out, la nuova star dei live italiana riesce ancora una volta a cambiare le regole del gioco, attaccando subito con un pezzo potente come ‘Dove il mare finisce’, seguito da ‘Colpa delle favole’ e ‘Quei bravi ragazzi’ che fa cantare a squarciagola tutto lo stadio. Molto più che semplici spettatori quelli che gremiscono gli spalti degli stadi di Ultimo: è l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione. La ‘Generazione Ultimo’, appunto, quella a cui l’artista romano si rivolge da sempre e a cui, in occasione dell’annuncio di questo tour, aveva gridato dal palcoscenico “Finché ci sarete voi con me io da qui non mi muovo”.
I decibel salgono con ‘Buongiorno vita’ e ‘L’unica forza che ho’. L’emozione cresce quando si mette al piano per ‘Amati sempre’ “per me una canzone speciale”, dice Ultimo prima di eseguirla accompagnata da un suggestivo violino. Nel misto di nuovi e vecchi successi, spiccano l’interpretazione di ‘Giusy’ molto sentita e prima ancora ‘Ipocondria’. Con ‘Peter Pan’ si chiude la prima parte con uno show di luci oniriche.
Un palco di 65 metri, alto 24
Per questo suo quarto tour consecutivo negli stadi, Ultimo propone ai fan un palco che per caratteristiche e dimensioni rappresenta un passo avanti nella storia dei suoi show. 65 metri di fronte palco per 24 metri di altezza, queste le dimensioni della struttura prescelta. Una passerella custom di 30 metri di lunghezza che riproduce la forma della chiave che il cantautore romano porta al collo, simbolo che lo accompagna sin dagli esordi. A far da sfondo, una superficie led da oltre 900 metri quadrati, arricchita da oltre 600 corpi illuminanti che promettono di portare lo spettacolo a un livello successivo: in cui l’ormai rodata regia live si fonde con uno spettacolo di luci che rappresenta una novità assoluta per i concerti di Ultimo.
Numeri da capogiro che fanno eco a quelli del popolo che segue il cantautore romano, con un affetto e una costanza che si rafforza anno dopo anno, collezionando record di vendite che non hanno eguali. A giudicare dai numeri si tratta di un amore corrisposto: finché ci sarà lui la sua generazione lo accompagnerà ovunque. La seconda parte del concerto è una sequenza di successi che mandano in visibilio il Meazza, da ‘Ti va di stare bene’ a ‘Piccola stella’ fino all’ultimo singolo ‘Bella davvero’ con tanto di lancio di coriandoli. Quindi il gran finale con una infuocata, in tutti i sensi, ‘Vieni nel mio cuore’ quindi l’altra hit ‘Altrove’, seguita da ’22 settembre’ e la chiusura con ‘Sogni appesi’.