La band per la quarta volta in gara al Festival: all'Ariston portano il brano 'Non ti dimentico'

Due anni dopo la loro ultima partecipazione al Festival, i Modà saranno in gara a Sanremo 2025, tornando per la quarta volta sul palco dell’Ariston, questa volta con il brano ‘Non ti dimentico‘,  pezzo intenso, scritto e musicato dal leader del gruppo Kekko Silvestre, nel perfetto stile della band milanese. Una canzone d’amore propriamente detta, su un tema che probabilmente trova sempre meno spazio nei testi e nella produzione musicale delle nuove generazioni.

Modà a Sanremo 2025: “Nuove generazioni? Lazza e Ghali tra i pochi capaci di suonare”

La call con Kekko Silvestre, leader del gruppo, ha offerto all’artista l’occasione per fare una riflessione su questo e sul valore aggregante della musica, che sembra oggi vivere un momento difficile. “La musica non riesce più ad essere quell’elemento aggregante di un tempo – racconta -. La maggior parte della musica che funziona oggi è creata, non è scritta. E questo è molto diverso. E’ fatta per essere sentita, e non ascoltata. La maggior parte delle canzoni, tormentoni, sono robe scritte più da produttori che da autori”.

Per Silvestre, “Lazza che è uno di quelli che fa parte di questa generazione, in modo importante, ed è uno dei pochi musicisti capaci di suonare. E’ diplomato al conservatorio, sa di cosa parla. Anche Ghali è un altro. Però il resto delle cose che si sentono, di base sono tutte create per essere sentite, non ascoltate, per cercare di essere contemporanee con quello che è oggi l’industria musicale legata soprattutto allo streaming, che è quello che ti fa fare i numeri. Manca la qualità“.

Modà a Sanremo 2025: “La musica oggi è meno trasversale”

Insomma una musica sempre più “schiava” del social. “Questo porta le nuove generazioni a pensare che fare musica sia soltanto scrivere rime, fare musica solo per ‘streamare’. Sono veramente pochi oggi i giovani che sanno parlare ai giovani, che poi è la cosa più importante, per far crescere generazioni e creare quella trasversalità che oggi hanno veramente pochissimi. E’ sempre più dura finché il sistema sarà questo”. Ma attenzione, quella di Kekko “non è una polemica. E’ una mia considerazione oggettiva di quello che è oggi il mercato musicale – spiega -. Questo non significa che essendo il mercato questo, io mi adatti ad esso. Io continuo a fare quello che ho sempre fatto, perché ci credo. Perché credo che prima o poi la gente sentirà la mancanza della musica del sentimento, della musica da ascoltare per trovare emozioni”.

Sul palco dell’Ariston, la sera dei duetti, i Modà saranno insieme al loro grande amico Francesco Renga, vincitore del festival 20 anni fa con ‘Angelo‘. E proprio il brano trionfatore della kermesse è quello scelto dalla band. “E’ una scelta dettata da due motivi – ha spiegato Kekko -. Renga è uno dei più cari amici nel mondo della musica. Poi perché 20 anni fa lui vinceva con Angelo il Festival e i Modà partecipavano per la prima volta. Questa cosa bisogna ricordarla e incorniciarla in qualche modo. E quindi la scelta è ricaduta su questa canzone straordinaria”.


Uno stile che supera il tempo

Vent’anni dopo il loro esordio a Sanremo, e a 10 anni dal loro primo San Siro, i Modà si confermano dunque una certezza del panorama musicale popolare. Due decenni che hanno visto la band consolidare il proprio stile, superando tempi e mode del momento: “E’ avvenuto un processo naturale di quello che avviene a qualunque artista – spiega Kekko -. E’ fatto di alti, di bassi, momenti buoni, momenti meno buoni, di momenti eccellenti. Non c’è un momento preciso in cui un artista, o una band, sono finiti o sono i migliori. Penso ci sia sempre qualcosa da affrontare nella vita, come momenti che abbiamo passato, e bisogna sempre crederci. Noi non abbiamo mai stravolto il nostro modo di fare musica, e forse adesso sta tornando la voglia di ascoltare musica che dia emozione”.

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