Il Viminale spedisce rinforzi per vigilanza e controlli, si temono azioni o cortei degli anarchici per il caso Cospito
Lo stato di allerta c’è. Lo dimostra il fatto che oggi si è tenuta una lunga riunione a Imperia tra Prefettura e Questura. A seguito della minaccia degli anarchici legata al caso Cospito, sarà un Festival di Sanremo in cui la parola d’ordine è ‘massima attenzione’. Ancora più del solito. Controlli a tappeto in tutta le zone a rischio limitrofe all’Ariston e alle vie adiacenti in cui si allestiranno gli spettacoli che faranno da cornice al Festival e che attireranno gli spettatori. Ma anche monitoraggio continuo di siti online per sapere se ci possano essere manifestazioni coatte non autorizzate. Per monitorare i varchi e le vie di accesso i poliziotti e carabinieri della zona non bastano, per questo motivo il Viminale ha deciso di spedire dei rinforzi necessari per vigilanza e controlli capillari, come risulta a LaPresse da fonti vicine alla Questura di Imperia. Forze dell’ordine che arriveranno da altre città. Si tratta di 150 specialisti delle unità antiterrorismo e cyber sicurezza che si aggiungono ai 100 già impiegati a livello territoriale, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Niente allarmismi ma stato di massima allerta.
In piazza Colombo la capienza è di 1500 persone e non si sforerà per nessun motivo. I varchi saranno 9, tutta la viabilità sarà sotto il controllo della polizia municipale. Per quanto riguarda la nave da crociera attraccata nel porto che sarà il palcoscenico galleggiante di Sanremo 2023 toccherà alla Capitaneria di porto e alla Guardia di finanza monitorare la zona. Due i comitati allestiti per l’occasione e un’unità di crisi a Sanremo presso il commissariato.
Ma il Festival non è solo Ariston e sicurezza. Ci sono gli eventi collaterali che RaiPubblicità e il Comune di Sanremo hanno allestito con il progetto ‘Tra palco e città’ con la collaborazione degli sponsor. Ai partner istituzionali Costa Crociere, Plenitude (Eni) e Suzuki, si aggiunge poltronesofà. Agli haircare partner Dyson e skincare partner VeraLab, si aggiungono Sephora, Generali e Durex. In Piazza Colombo, sede del Suzuki Stage, c’è il grande palcoscenico aperto al pubblico sul quale da martedì a sabato si esibiranno cinque grandi artisti in collegamento con l’Ariston in quest’ordine: Piero Pelù, Nek e Francesco Renga, Annalisa, La Rappresentante di Lista e Achille Lauro. Il palco animerà la piazza per tutta la giornata con un ricco palinsesto di eventi. Ad accompagnare il pubblico l’intrattenimento serale con i Gemelli di Guidonia. Sul mare di Sanremo c’è Costa Smeralda. A bordo uno spettacolare palco ospiterà le esibizioni di grandi nomi della musica come Salmo, Fedez, Gue Pequeno e Takagi e Ketra. La presenza di Costa Smeralda rappresenta quest’anno un’opportunità per incrementare ulteriormente il turismo a Sanremo: la nave, infatti, ospiterà a bordo dei passeggeri che potranno scendere nella città dei fiori, in autonomia o tramite escursioni guidate. Al Forte Santa Tecla sarà in programma la mostra dedicata a Raffaella Carrà ‘A far la moda comincia tu’, aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18 a titolo gratuito, in partnership con Swarovski e The Mall Sanremo. VeraLab animerà la città con un trenino in tour per le strade di Sanremo.
Al Festival quest’anno c’è tensione anche per il caso Zelensky e il suo messaggio che andrà in onda sabato sera, al termine delle esibizioni dei cantanti in gara. Ovviamente il direttore responsabile Stefano Coletta visionerà il video – come da più parti è stato richiesto – video che arriverà poche ore prima della messa in onda ma il direttore non potrà certo censurarlo o tagliarlo. Quindi se dovesse esserci qualche dichiarazione eccessiva sarà un bel problema per chi dovrà affrontare la questione. Stiamo parlando comunque di un messaggio del presidente di uno stato sovrano, seppure ospitato in un evento di un altro paese. “La pace è, e deve esserlo per tutti, il primo obiettivo da centrare”, dice a LaPresse il viceparroco della Cattedrale San Siro a Sanremo, don Fabrizio Gatta, che per vent’anni ha lavorato a Rai1. Conduttore conosciuto dal pubblico televisivo che ha scelto il sacerdozio. “Non è stata una decisione improvvisa – precisa don Fabrizio – è la mia vita, non ho segreti. Ci sono voluti 8 anni di preparazione in seminario per far andare via l’uomo vecchio che era in me. Che cosa penso di Zelensky a Sanremo? Non ho seguito molto, tuttavia l’Ariston è un palcoscenico importante per lanciare il messaggio di pace al mondo. Io non entro nella questione ma riporto quello che dico sempre nelle mie omelie nelle quali parlo di amore, perdono, misericordia di Dio e pace, quello che dice Francesco e che condivido”.
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