Come combattere l'ansia con le risate, una terapia di gruppo che funziona
Tenere a bada l’ansia con una profonda risata a teatro. E’ l’intento di ‘Non ci pensare’, titolo esplicativo del nuovo spettacolo di Andrea Dianetti. Romano, classe 1987, decide di portare in scena non soltanto le ansie quotidiane che accomunano tutti noi, come quella di volare o essere giudicati, il terrore di un colloquio di lavoro, di un esame universitario o di un primo appuntamento, ma soprattutto le proprie, quelle di un artista che ha paura di dimenticare le battute o l’angoscia prima di una diretta televisiva. Attraverso un linguaggio schietto e coinvolgente, Dianetti, mette in scena gag esilaranti per trasformare le sue paure in una risata collettiva, poiché la protagonista di questo spettacolo, oggi, è diventata una piaga sociale, subendo una metamorfosi e trasformandosi da quella che nasceva come essenziale risposta fisiologica per la sopravvivenza. Il teatro come terapia di gruppo funziona, in effetti, a dirlo sono fior fior di specialisti.
A partire da Jacob Levi Moreno, lo psichiatra ideatore dello psicodramma e del role playing, vere e proprie tecniche di intervento nella terapia sui gruppi. Dianetti non ha questa velleità ma si lascia scappare una riflessione molto seria nella presentazione dello spettacolo riguardo quello che è diventato il male dei nostri giorni: “L’ansia va a inquinare quello che facciamo, ci rende insicuri e ci fa sentire degli impostori perché quando otteniamo un risultato pensiamo di non essere all’altezza, è come un’ancora attaccata alla cintola che quando camminiamo ci rallenta il passo”. Ma assicura anche che sarà la comicità a prevalere durante lo spettacolo, “perché sull’ansia ci riflettiamo già troppo spesso – sottolinea – noi ci scherziamo sopra e la esorcizziamo in maniera dissacrante”.
Si prospetta dunque un monologo che, con energia e leggerezza, invita gli spettatori a prendersi meno sul serio e a vivere le proprie paure con un pizzico di ironia: “Vorrei mettere di buon umore il pubblico e farli sentire meno soli – afferma – il loro problema non è soltanto loro ma un po’ di tutti”.Scritto da Andrea Dianetti e prodotto da Paolo Ruffini con la sua Vera Produzione, lo spettacolo toccherà diverse città italiane a partire da Roma, il 18 novembre, e proseguirà con tappe a Milano, Genova, Firenze, Torino e Bologna.E così Dianetti torna sul palco, quello che è il suo habitat da sempre e che sa calcare indossando diverse vesti, quelle dell’attore, del regista e dell’autore, ma anche del conduttore tv e cantante. Da giovanissimo collabora con personaggi del calibro di Giorgio Albertazzi, esordisce poi in tv nel talent ‘Amici di Maria De Filippi’ sfiorando la vittoria, e in poco tempo arrivano le fiction tv, il teatro e il cinema. Si classifica secondo a ‘Tale e Quale Show’, conduce lo ‘Zecchino d’oro’ e ‘Miss Italia’. Ma nel cassetto ha un sogno, quello di condurre un programma quotidiano che svisceri paure e peculiarità del pubblico, ancora una volta in chiave divertente e leggera. Un obbiettivo tutt’altro che semplice, che è anche quello di ‘Non ci pensare’, un mantra utile per tutti noi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata