Nel camerino di uno strip bar, una sera come le altre, Stella e Gloria si preparano per il loro solito show, incalzate da Tantarobba, che lavora nel locale ma non balla più sul cubo. Azioni consuete, di sempre. Uno strato di cipria, glitter come se non ci fosse un domani, un rossetto spavaldo e aggressivo. Ballano ridono e litigano, Gloria e Stella, amiche di una vita, amiche da sempre. Amiche da quando Stella si chiamava ancora Gerardo e combatteva con la sua famiglia per farsi accettare. Una lettera inaspettata dalla famiglia di Stella, porta la ragazza a ripercorrere con la memoria i momenti salienti della sua vita, che vediamo prendere corpo sulla scena dietro un velo di ricordo e di rabbia, di commozione, nostalgia e ferocia. Assistiamo così al passato della famiglia di Stella, ai suoi disperati tentativi di farsi accettare dai suoi genitori. È la trama dello spettacolo ‘Barbie Time’, di Guido Del Vento e Alessandro Di Marco. Del Vento racconta a LaPresse: “Lo spettacolo nasce prima del Covid e ha già fatto una tournèe, nel 2019, toccando anche Matera che in quell’anno era capitale della cultura. Ha fatto diverse piazze e ha avuto sempre un bel riscontro. Affronta il tema del rapporto genitori figli quando il figlio sta vivendo una transizione. Qui è un ragazzo che diventa una ragazza, e la cosa interessante dello spettacolo è il percorso che la famiglia fa per accettare e condividere questa nuova condizione. Ci sono diversi punti di vista, c’è quello del papà, che non era questo il figlio che voleva. La mamma per amore accetterebbe ma è nella posizione di mediare. Poi c’è questa zia che è un personaggio bello perché ci mostra che attraverso l’amore si possono abbattere diverse difese”.
È uno spettacolo su due livelli di narrazione, che, spiega l’autore, “si svolge in due tempi diversi, in uno vediamo Stella e Gloria al lavoro, e contemporaneamente arriva dalla famiglia un invito alla riconciliazione. Qui vediamo tutto il percorso fatto dalla famiglia. Ci sono questi due tempi, presente e passato, che sul finale, in una situazione onirica, si incontrano”.
“L’idea – aggiunge – nasce dal voler sdoganare i momenti privati che ognuno di noi ha. Nello spettacolo raccontiamo che questo bambino aveva il suo ‘Barbie time’, il momento in cui si concedeva la libertà di essere quello che voleva. Vorremmo che passasse il messaggio che questi momenti possano diventare quotidiani”.
Oltre al tour teatrale, ‘Barbie Time’ sarà portato anche nelle scuole. “Noi – spiega Del Vento – teniamo diversi corsi teatrali, anche per adolescenti, con i quali abbiamo constatato che ci sono in questo momento storico tanti ragazzi che stanno vivendo una transizione. Ci preme portare questo tema nelle scuole, dove c’è la futura generazione sia di omofobi che di accettanti, e soprattutto la nuova generazione di persone in transizione. Lo abbiamo portato già nelle scuole di Torino nel 2019 ed è stato molto bello perché con i ragazzi c’erano anche genitori, alcuni anche in transizione, si è creato un clima di grande accoglienza e complicità. Durante lo spettacolo si sente silenzio tombale in platea, poi risate, poi la gente piangere, ha tanti momenti: tendiamo a riprodurre in scena una realtà, senza nasconderci dietro tecniche recitative. Gli attori, Giorgia Berti, Martina Montini, Sarah Nicolucci, Armando Quaranta e Dario Guidi, vivono realmente quella situazione”.
Infine, per Del Vento, un piccolo rammarico: “Sto facendo questo lavoro di sensibilizzazione con le scuole, la cosa che mi ha sorpreso è che ci sono scuole che hanno difficoltà a portare i ragazzi perché non sanno come spiegarlo alle famiglie. Questo mi ha molto colpito”. Il tour teatrale prenderà il via a Roma, Teatro Tordinona, il 29 e 30 ottobre, per toccare poi tra il 7 l’11 novembre Pescara, Ancona, Cesena, Padova e Cremona.

