Arriva dalla Spagna l'horror di Albert Pintó: una famiglia normale alle prese con la casa dei sogni... che diventano incubi

‘Possession L’appartamento del Diavolo’ arriva in sala dal 28 luglio con tutte le carte in regola. Infatti è uno dei più grandi successi cinematografici spagnoli dell’ultimo periodo. Firmato da Albert Pintó, uno dei maestri dell’horror iberico, in patria ha incassato oltre 4 milioni di euro.

La trama di ‘Possession L’appartamento del Diavolo’

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Possession L’appartamento del diavolo

Madrid, 1976. La famiglia Olmedo si è da poco trasferita in città in cerca di un futuro migliore. Ma il sogno di una nuova vita si trasformerà ben presto nel loro peggiore incubo. Nella casa che con tanti sacrifici hanno comprato scopriranno di non essere soli.

Oscure forze e presenze maligne aleggiano nell’appartamento. Tormentano tutta la famiglia e in particolare il piccolo Pepe. Da una terribile e inquietante storia vera avvenuta in Spagna nel quartiere di Malasaña.

Un set… inquietante

Albert Pintó, 35 anni, regista di ‘Possession L’appartamento del Diavolo’, in un’intervista ha detto di essere un grande fan del cinema horror. “Sono sempre stato un grande fan del genere, quindi ho visto molti film e incontrato vari autori interessanti. Quando mi sono avvicinato al progetto non ho pensato a nessuno in particolare. Penso sia stato un processo di filtraggio di tutto quello che sapevo e di digerirlo a modo mio. Ma ovviamente non posso dimenticare geni come Stanley Kubrick, Roman Polanski, Hideo Nakata, Takashi Shimizu o James Wan”.

Pintó, forse sul serio forse per promozione, ha raccontato di un set… inquietante. “All’interno dell’edificio, durante le riprese, la troupe ha detto che le cose si spostavano da un posto all’altro senza che le toccassero. Io ad esempio non trovavo mai il mio monitor portatile. Compariva in posti diversi ogni giorno…”

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