Il musicista aveva 66 anni. Malato da tempo, è morto nella sua casa di Lecce ed era considerato il “genio” della pizzica

daniele-duranteAddio al genio della pizzica”. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini ha commentato così la scomparsa di Daniele Durante, musicista e Direttore artistico della Fondazione “Notte della Taranta“.

Durante è morto a 66 anni, nella sua casa di Lecce. Era malato da tempo ma le sue condizioni si erano notevolmente aggravate negli ultimi giorni. Durante lascia la moglie Francesca e i figli Caterina, Ernesto Niceta, Mauro e Flavio.

Daniele Durante, addio a uno dei maggiori esperti di musica popolare

“La cultura italiana perde un grande artista e uno dei maggiori esperti di musica popolare. Grazie all’impegno e alla passione con cui ha guidato la direzione artistica della Fondazione della Notte della Taranta, la manifestazione è diventata un simbolo della vivacità culturale della Puglia e di tutto il Paese e un esempio di successo straordinario per come si è saputa rinnovare mantenendo i propri caratteri originali”, ha ricordato ancora il ministro Franceschini.

Durante lottava contro un tumore, che l’aveva colpito da tempo, “una malattia che ha affrontato con coraggio e nel più stretto riserbo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un innovativo Concerto digitale della Taranta”, ricorda la Fondazione Notte della Taranta in una nota.

Daniele Durante, la Notte della Taranta e l’impegno per il Salento

Daniele Durante era direttore artistico della Fondazione dal 2016 e, dal 1998, accanto a Daniele Sepe, si era impegnato nell’opera di rinnovamento della tradizione musicale salentina. Nel 2010, ricordano ancora dalla Fondazione,“accolse nella sua casa Ludovico Einaudi e ancora i maestri concertatori Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Mirò e Paolo Buonvino. Negli ultimi anni ha collaborato agli album di Clementino e Enzo Avitabile”.

Tra i brani di Durante, diventati memorabili nella tradizione popolare, si ricordano “Serenata”, “Luna Otrantina”, “Pizzicarella”, “Alla Riva del Mare”, “Suspiri”. Nel 2014 scrisse la canzone di lottaNo TAP” per opporsi allo sfruttamento del paesaggio salentino e nel 2015 il brando “Xylella” sulla morte degli ulivi che ha colpito la Puglia in quegli anni.

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