È morto a 90 anni Gavin MacLeod, il capitano Merrill Stubing del telefilm “Love Boat“, serie tv popolarissima negli anni ’80. Nato come Allan George See il 28 febbraio 1931, dopo il servizio militare in Aeronautica si trasferì a New York per tentare la carriera di attore. Nella Grande Mela si cambiò nome: Gavin come uno dei suoi personaggi e MacLeod come quello della sua insegnante di recitazione.

Gavin MacLeod marinaio a vita
In qualche modo la carriera di MacLeod è legata alla Marina. Il suo primo film fu infatti “Operazione sottoveste“, del 1958, ambientato a bordo di un sottomarino USA durante la Seconda guerra mondiale. Diretto da Blake Edwards, questo capolavoro aveva nel cast Cary Grant e Tony Curtis. Gavin MacLeod era il marinaio Ernest Hunkle, definito dal tenente Nick Holden (Curtis) “il torace più sexy della Marina” per via del vistoso tatuaggio di una ballerina sul petto.
Edwards lo volle in altri 2 film, ma fu la televisione a dare a McLeod la notorietà con il personaggio di Murray Slaughter nella serie “Mary Tyler Moore Show“: il ruolo del simpatico giornalista fu suo dal 1970 al 1977. Grazie a esso ottenne 2 candidature ai Golden Globe.
Tuttavia per il pubblico italiano Gavin MacLeod era e resterà sempre il capitano Merrill Stubbing del telefilm “Love Boat“. Negli Usa i 249 episodi andarono in onda tra il 1977 e il 1987. In Italia dal 1980 e Stubbing fu sempre presente. Lui e la canzone “The Love Boat (Profumo di mare)” cantata da Little Tony, incisa proprio per il mercato italiano, erano il marchio di quel telefilm ambientato su una nave da crociera. I membri dell’equipaggio, capitanati da Stubbing, assistevano a romantiche storie d’amore tra i passeggeri. E spesso le incoraggiavano attivamente.
La crisi e l’addio alle scene
Il successo nei ruoli “leggeri” costò molto a Gavin MacLeod, che si considerava un attore drammatico. Visse una profonda crisi, personale e professionale, da cui uscì grazie alla fede cristiano evangelica. Dagli inizi degli anni 2000 girava l’America come predicatore evangelico. Tuttavia il suo volto era troppo associato alle crociere perché il marketing se lo lasciasse sfuggire. Faceva infatti anche il testimonial di navi da crociera. E ora è salpato per l’ultimo viaggio.

