
“Di Sandokan ce n’è solo uno! Se Can Yaman avrà successo? È bravo, ma sarà il pubblico a sentenziarlo”. L’ha detto Kabir Bedi, interprete storico dell’amato personaggio, anche noto come ‘La Tigre della Malesia’ ai microfoni di ‘Live from Hollywood’, la trasmissione di Pascal Vicedomini in diretta streaming sui social media e sul sito del “Los Angeles, Italia Festival” (in programma tra il Chinese Theatre di Hollywood e le piattaforme Eventive.org e Mymovies.it con il sostegno del MiC e di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Iervolino Entertainment, Rai Cinema e Rai Com).
“Sarà il pubblico a giudicare il nuovo Sandokan”
Kabir Bedi ha parlato a lungo di Can Yaman, nuovo protagonista del film tratto dal libro di Emilio Salgari: “Ho visto alcune serie di cui l’attore turco è protagonista. Lo trovo bravo ed avrà successo, ma a stabilire l’affermazione popolare del nuovo Sandokan sarà esclusivamente il pubblico, come avvenne per me, che proprio grazie a quell’interpretazione fui chiamato anche come antagonista di James Bond”. Bedi fu Sandokan nella serie tv del 1976, diretta da Sergio Sollima, poi il “nemico” di Roger Moore-007 in ‘Octopussy-Operazione Piovra‘, nel 1983.
Niente formule per il successo
Per Kabir Bedi, attualmente impegnato nel lancio mondiale del libro autobiografico che presto arriverà anche in Italia con Mondadori, il segreto sta nell’affidarsi ai giusti tempi e ai giusti modi di lavorazione, anche se confida nelle nuove tecnologie per un prodotto sorprendente. Nessun consiglio diretto a Yaman (ora in difficoltà sentimentali con Diletta Leotta) quindi, solo un appunto: “Sandokan non può essere ricreato, deve avere la stessa immagine per far sì che possa essere ricordato per sempre”.