La regina indiscussa del rock è la prima ospite confermata del festival

E' una di quelle notizie da segnarsi in agenda. Pj Harvey, regina indiscussa del rock, sarà in concerto a Torino il 25 agosto per l'unica data italiana del suo tour. L'artista sarà ospite del Todays festival, che lo scorso anno si è confermato come una delle manifestazioni musiciali più raffinate della stagione. 

PJ Harvey, prima ospite confermata del festival, porta sul palco 'The Hope Six Demolition Project', il suo ultimo acclamato album che trae ispirazione dai numerosi viaggi intrapresi da Polly. In quattro anni ha viaggiato tra il Kosovo, l’Afghanistan e gli Stati Uniti. E' stato registrato alla Somerset House, dove PJ, la sua band, gli ingegneri del suono e i produttori Flood e John Parish, hanno lavorato a tutte le fasi del disco in uno studio di registrazione appositamente costruito dietro ad un vetro per consentire al pubblico di osservare ciò che succedeva all’interno.

“Quando scrivo una canzone visualizzo l’intera scena – afferma PJ Harvey – Posso vedere i colori, dire l’ora del giorno, percepire lo stato d’animo, vedere il cambio di luce, le ombre in movimento, tutto è racchiuso in quella foto. Raccogliere informazioni da fonti secondarie era troppo lontano per comprendere appieno quello che stavo cercando di scrivere. Volevo annusare l’aria, sentire la terra e incontrare la gente dei paesi di cui ero affascinata”.

Nono album della sua carriera, “The Hope Six Demolition Project” arriva dopo il successo di “Let England Shake” (disco vincitore del suo secondo Mercury Prize nel 2011), ha ricevuto nomination ai Grammy Awards e Q Awards ed è stato eletto tra i migliori album 2016 da un'infinità di magazine mondiali come Mojo, Uncut, The Guardian, NME, Washington Post oltre ad aver raggiunto la vetta nelle classifiche inglesi.

PJ Harvey ha iniziato a scrivere le prime canzoni quando era ancora un’adolescente del Dorset. Trent’anni dopo è un’artista che di album in album ha saputo reinventarsi. Gli slogan femministi e l’ambiguità urlata in faccia a mo’ di provocazione che hanno caratterizzato i suoi esordi sono ormai un ricordo lontano. Erano gli anni 90 e Polly Jean Harvey — questo il vero nome della songwriter inglese — giocava a fare la femme fatale a colpi di rossetto rosso e look audaci. Oggi, con l’eleganza di chi non ha più bisogno di ostentare, ma ha ancora molto da dire, realizza «The Hope Six Demolition Project», che suona come una pistola puntata contro l’imperialismo, il consumismo, le ingiustizie sociali.

Nella sua lunga carriera PJ Harvey ha collaborato con numerosi dei musicisti più rilevanti degli ultimi decenni: da Thom Yorke a Nick Cave, da Tricky a Björk, da Howe Gelb ai Violent Femmes. Ha lavorato al fianco di Josh Homme (Queens of the Stone Age) e di Mark Lanegan ed ha inoltre scritto, registrato e prodotto il materiale per l’album “BeforeThe Poison” di Marianne Faithfull nel 2004, oltre ad aver contribuito alle musiche di numerosissime colonne sonore.

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