Il compositore italiano a Los Angeles per la cerimonia degli Oscar

Nuovo riconoscimento per il maestro Ennio Morricone, arrivato a Los Angeles per partecipare alla cerimonia degli Oscar che si terrà nella notte italiana tra domenica e lunedì. Il compositore, candidato per la miglior colonna sonora per  'The Hateful Eight' di Quentin Tarantino, ha ricevuto anche una stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Il maestro 87enne è arrivato ieri con la moglie e il figlio nella capitale mondiale del cinema, in attesa di sapere se davvero l'Academy gli consegnerà il premio, dopo quello alla carriera arrivato nel 2007. La stella, come spiega in una nota la Hollywood Chamber of Commerce (che assegna i riconoscimenti sulla Walk of Fame), rientra nella categoria Live Performance/Theatre. Alla cerimonia ha partecipato anche Tarantino.

Presente anche il produttore Harvey Weinstein. Il maestro, che ha incontrato i fan che lo attendevano all'Hollywood Boulevard, ha detto di essere molto grato per il tributo. Poi ha spiegato che una colonna sonora "non dovrebbe mai tradire i requisiti tecnici del film" e che "raggiunge un sacco di gente" anche "con culture musicali molto diverse".
"Devo essere il primo ad amare la colonna sonora e a fare in modo che il regista e il pubblico la amino", ha aggiunto Morricone. Un'altra sfida, ha assicurato il compositore, "è scrivere qualcosa di diverso da quello che è già stato fatto in passato". Morricone ha poi parlato del suo rapporto con Tarantino dicendo che non è d'accordo con chi definisce 'The Hateful Eight' un western perché si tratta di un film d'avventura "molto ben ambientato nella storia dell'America" e raccontando che quando ha presentato il suo lavoro al regista si sentiva "molto nervoso" perché non aveva mai lavorato con lui prima d'ora e lo ha sempre ammirato.

Tarantino, invece, ha sottolineato che, dopo il primo incontro con Morricone, è ritornato a casa e ha scoperto di avere nella sua collezione più vinili del maestro italiano che di qualsiasi altro artista. "Più di Bob Dylan, più dei Beatles, di Elvis Presley e di qualsiasi altro musicista rock", ha spiegato.

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