Torino, 27 lug. (LaPresse) – ‘Che succede amico?’. È la battuta più famosa di Bugs Bunny, il coniglio grigio che faceva impazzire il cacciatore Taddeo sgranocchiando una carota. Il 27 luglio del 1940 in ‘Caccia al coniglio’ di Tex Avery Bugs Bunny fa il suo debutto come personaggio, come afferma lo storico dell’animazione Joe Adamson. In realtà un personaggio molto simile, se non identico, a Bugs era apparso per la prima volta nel cartone animato ‘Porky’s Hare Hunt‘, in cui un piccolo coniglio bianco fa impazzire il suo cacciatore presentandosi con le parole ‘Jiggers, fellers’ (‘saluti, amico’) e citando Groucho Marx ‘Naturalmente, ti rendi conto che questo significa guerra’. Ma a dare contezza del proprio compleanno è lo stesso Bugs Bunny, in una puntata del ‘The Looney Tunes Show’, in cui in una discussione con Daffy Duck afferma che è proprio il 27 luglio.
Il nome di Bugs Bunny viene definito nel cartone ‘Elmer’s Pet Rabbit’, diretto da Chuck Jones, del 1941. Durante la seconda Guerra mondiale il personaggio di Bugs Bunny inizia ad assumere popolarità, grazie al suo atteggiamento distaccato e, anche, al sarcasmo con cui affronta le sue avventure quotidiane. Inoltre vince sempre, anche se non è mai l’aggressore e, a dispetto del suo amico Daffy Duck, è intelligente e riesce a uscire dalle situazioni pericolose con stile.
Nel 1995, riporta il Corriere della Sera di quell’anno, la Warner Bros ha ricevuto una protesta ufficiale per ritirare il cartone ‘Bugs Nipsthe Nips’ a causa di una pesante satira contro i giapponesi durante la seconda guerra mondiale, con stereotipi molto comuni all’epoca. Inoltre fu protagonista di una sorta di remake de ‘Il grande dittatore’ di Charlie Chaplin, satira in chiave antinazista.
Bugs Bunny diventa il personaggio più famoso della serie ‘Merrie Melodies’, “sopravvivendo negli anni a Yosemite Sam, Fudd, il diavolo della Tasmania, Marvin il marziano e alla competizione con Daffy Duck”, come afferma Tim Gray di Variety il 23 luglio del 2015. Secondo Roberto Guerra il personaggio di Bugs è anche un forte veicolo per messaggi controculturali, uno specchio animistico, “icone della cultura pop e del loisir nascente”.
Non solo cartoni animati: negli anni ’60 debutta nel proprio programma televisivo ‘The Bugs Bunny Show’, mentre nel 1988 fa un cameo in ‘Chi ha incastrato Roger Rabbit’. Nel 1996 recita al fianco di Michael Jordan in ‘Space Jam’ – di cui Warner Bros ha in previsione un sequel ‘Space Jam 2’ con LeBron James, star dei Cleveland Cavaliers – e ‘Looney Tunes: Back in action’ del 2003. Per comprendere l’importanza a livello iconografico di Bugs Bunny, basti pensare che gli Stati Uniti gli hanno dedicato una serie di francobolli nel 1972, e che nel 2002 Tv Guide lo piazzò in cima nella speciale classifica dei personaggi animati più grandi di tutti i tempi. “Ehi, che succede amico?”. Buon compleanno Bugs.
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