Los Angeles (California, Usa), 25 gen. (LaPresse/AP) – Courtney Love non ha screditato il suo ex avvocato: questa la sentenza del tribunale, che ha rigettato le accuse di diffamazione a carico della bionda rockstar. Il verdetto è arrivato dopo tre ore di camera di consiglio su una causa che andava avanti da anni, focalizzata su un vecchio post che la leader delle Hole e vedova di Kurt Cobain aveva scritto su Twitter nel 2010. Al tempo Courtney aveva scritto che l’avvocato di San Diego Rhonda Holmes era stata “corrotta” e che perciò non la rappresentava più. La cantante aveva assunto la legale per un caso di frode sul’eredità del suo defunto marito, frontman dei Nirvana. La Holmes ha sostenuto durante il processo di essere stata licenziata dalla Love e che sia il tweet sia altre esternazioni della cantante le hanno causato danni sostanziali, e ha chiesto 8 milioni di dollari di risarcimento.

“Ero devastata quando Rhonda J Holmes, legale di San Diego, è stata corrotta” sono le testuali parole scritte dalla Love in risposta ad un utente e rimbalzate sul web. La rocker, che in tribunale per difendersi dalle accuse è anche scoppiata a piangere, ha detto ai giurati che la frase non avrebbe dovuto essere pubblica: era un’opinione personale che lei aveva scritto pensando di rispondere in forma privata ad un altro utente suo amico, e non appena si era accorta che invece di un messaggio privato aveva pubblicato un tweet visibile a tutti i suoi follower, lo aveva immediatamente eliminato.

I giurati hanno determinato che la sua non è stata diffamazione, perché se anche quelle della Love erano false informazioni, la musicista non sapeva che non fossero vere. La sua controparte, se anche non ha ottenuto il risarcimento milionario a cui puntava, ne è comunque uscita ripulita. “Quel che conta di più, la sua reputazione è quello che conta di più, e oggi le è stata restituita” ha commentato il legale rappresentante della Holmes.

Love, che non era presente all’udienza ed ha incontrato i suoi legali nei corridoi del tribunale, appena saputo del verdetto li ha abbracciati elogiando tanto il loro lavoro quanto la giuria. Ha poi giustificato la sua assenza dal web in questo ultimo periodo: “Non ho twittato per rispetto del processo – ha detto – e non twitto più come facevo una volta”.

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