Roma, 24 gen. (LaPresse) – Amicizia, speranza, sogni, solidarietà, coraggio e voglia di farcela nel momento più delicato del’esistenza, che è l’adolescenza quando le emozioni si provano con maggiore enfasi. Sono questi gli ingredienti di ‘Braccialetti Rossi’, la nuova fiction in sei puntate prodotta da Rai Fiction e Palomar che partirà domenica 26 gennaio su Rai Uno per sei settimane consecutive e presentata questa mattina negli studi Rai di via Asiago, a Roma. Remake di una serie spagnola, e ispirata all’omonimo libro di Albert Espinosa, ‘Braccialetti rossi’ è stata scritta da Sandro Petraglia e Giacomo Campiotti, quest’ultimo anche regista della serie tv. E’ il racconto di sei ragazzi, uniti in un gruppo inseparabile, che affrontano insieme la malattia, il disagio e il dolore, trovando l’uno nell’altro lo stimolo per andare avanti.
Un tema nuovo che entra nelle serie italiane. I sei protagonisti non sono noti al grande pubblico. Hanno un’età compresa tra gli 11 e i 24 anni. Si tratta di Leo (Carmine Buschini) leader del gruppo. Vale (Brando Pacitto) che è il suo vice. Cris (Aurora Ruffino) è la ragazza in cerca di sé stessa alla prese con dei problemi alimentari. Toni (Pio Luigi Piscicelli) il furbo, quello capace di tirare gli altri su di morale. Davide (Mirko Trovato) è il bello, quello che sente meno l’importanza del gruppo e che vorrebbe ribellarsi, mentre Rocco (Lorenzo Guidi) è ‘l’imprenscindibile”, colui senza cui il gruppo non esisterebbe nemmeno. Fra gli attori ‘adulti’, invece, Michela Cescon, Laura Chiatti, Carlotta Natoli, Simonetta Solder, Giorgio Colangeli, Giampaolo Morelli, Ignazio Oliva, Federica De Cola, Andrea Tidona, Vittorio Viviani, Lele Vannoli, Carmelo Galati e Niccolò Senni.
“Si tratta di una storia di solidarietà e coraggio che offre uno sguardo diverso della malattia, che riconosce una grande dignità ai malati e che potrebbe significare molto in un Paese edonista che spesso rimuove il dolore e la malattia e dove sembra che essere ammalati sia una vergogna” ha detto Giacomo Campiotti nella nota di regia. “In questa storia ci sono sei ‘eroi’, e non sono tronisti né calciatori”. Campiotti, durante la conferenza stanpa di presentazione, questa mattina negli studi Rai di via Asiago, ha ricordato che la “storia sposa il punto di vista dei ragazzi”. “E’ la prima volta – dice ancora il regista – che mi trovo ad affrontare temi così delicati. Abbiamo lavorato duro e siamo diventati un gruppo, sul set e fuori”. “D’accordo con la produzione- continua – ho creato intorno ai ragazzi una protezione affinché la fatica e lo stress non rovinassero quello che doveva diventare un’esperienza di vita. Mi sono avvicinata con grande rispetto e curiosità a loro. Il mio lavoro è stato soprattutto al loro servizio”.
Con una colonna sonora di tutto rispetto: quattordici artisti, e quasi un anno di lavoro di musicisti, fonici, assistenti di studio, discografici ed editori. Nove bravi inediti che si alternano a cinque noti al grande pubblico. Il disco uscirà martedì, su etichetta Carosello. Autore e cantautore Niccolò Agliardi, che questa mattina all’inizio e alla fine della conferenza stampa, ha presentata al pubblico di giornalisti i brani cantando dal vivo con la sua band.
I brani inediti si alternano a 5 grandi successi di Vasco Rossi, Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emis Killa e Emma Marrone, che hanno aderito al progetto affidando a ‘Braccialetti Rossi’ alcune delle loro più significative canzoni e a un brano di Marco Velluti, il tutto intervallato dalle musiche originali di commento di Stefano Lentini.
“Scrivere e cantare per ‘Braccialetti Rossi’ è stata una delle esperienze più formidabili e meravigliose che mi siano mai state concesse di vivere. Sia in ambito professionale che in quello umano – racconta Agliardi – ho composto le canzoni insieme alla mia band The Hills ispirandomi alla sceneggiatura di Petraglia e Campiotti e cercando di osservare il più possibile ciò che accadeva sul set per riportarlo in musica. E’ stato piuttosto naturale, a quel punto, pensare a quali voci ‘amiche’ avrebbero potuto interpretare le diverse storie”.
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