Chris Brown inizia riabilitazione dopo l’accusa di aggressione

Chris Brown inizia riabilitazione dopo l’accusa di aggressione

Los Angeles (California, Usa), 30 ott. (LaPresse/AP) – Chris Brown va in riabilitazione. Un portavoce del musicista r&b ha annunciato ieri che Brown ha deciso di entrare in rehab il giorno dopo essere stato rilasciato dal carcere. Brown è stato arrestato domenica mattina con l’accusa di aver colpito con un pugno un uomo a Washington. Inoltre, il rapper si trova ancora in libertà vigilata per aver aggredito nel 2009 Rihanna, allora sua fidanzata. Il rischio per il rapper è che gli venga revocata la libertà vigilata finendo dietro le sbarre.

“Chris Brown ha deciso di entrare in un centro di riabilitazione” si legge in una dichiarazione. “Il suo obiettivo è quello di prendere coscienza del suo comportamento passato e recente per poter continuare la sua vita e la sua carriere in modo più sano”.

Il legale di Brown, Mark Geragos, ha detto ieri sera che il cantante è stato registrato in una struttura, non specificata, in cui vengono trattati problemi di rabbia. Chris “ha appena deciso di prendere una pausa e dedicarsi all’introspezione”, ha detto Geragos. Brown e la sua guardia del corpo sono stati arrestati alle prime ore di domenica dopo un alterco al W Hotel di Washington.

Su Brown pende il reato di aggressione dopo che un uomo lo ha accusato di avergli rotto il naso con un pugno quando ha provato a scattare una foto insieme al cantante. Le accuse sono state poi ridotte a reato minore e lunedì è stato rilasciato dal carcere.

Brown, dopo essersi dichiarato colpevole di aver aggredito Rihanna in California, è in libertà vigilata. Ha seguito corsi disciplinari per controllare la sua violenza e ha dovuto seguire 1.400 ore di servizi alla comunità.

L’avvocato ha spiegato che la decisione di Brown di entrare in rehab non è un implicito riconoscimento di colpevolezza per il caso di Washington. Il cantante affronterà l’accusa in tribunale il 25 novembre e rischia di vedersi revocata la libertà vigilata finendo dietro le sbarre.

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