Los Angeles (California, Usa), 8 ott. (LaPresse/AP) – Settantasei film concorreranno quest’anno per l’Oscar come miglior film in lingua straniera. E’ la prima volta che la corsa alla statuetta per i film stranieri vede così tanti paesi in gara. L’Academy of Motion picture arts and sciences ha annunciato ieri che è stato toccato il record di 73 paesi, ai quali si aggiungono Hong Kong, Taiwan e i territori palestinesi.
Per l’Arabia Saudita ‘Wadjda’, film che racconta di una bimba di 11 anni in cerca di una bicicletta è la prima rappresentazione del paese. ‘All God’s Children’ è il primo film dalla Moldavia. Montenegro, precedentemente parte della Jugoslavia, per la prima volta ha presentato un film come paese indipendente ‘Ace of Spades’.
Le iscrizioni sono limitate a una pellicola per nazione. Alcune scelte però sono entrate in contrasto con le preferenze della comunità cinematografica. La Cina ha optato di presentare il dramma patriottico ‘Back to 1942’ invece di ‘A touch of sin’ di Jia Zhang. Il film che ritrae la disuguaglianza nella Cina contemporanea ha vinto per la sceneggiatura al festival di Cannes a maggio. Altri due film che hanno avuto buone recensioni non sono stati scelti dai rispettivi paesi d’origine per rappresentare la nazione alla notte degli Oscar. Il Giappone ha scartato ‘Like Father, Like Son’, preferendo al suo posto ‘The great passage’, mentre l’India al posto di ‘The Lunchbox’, ha scelto ‘The good road’.
Lo scorso anno il film in lingua francese di Michael Haneke ‘Amour’, presentato dall’Austria ha vinto l’Oscar come miglior film in lingua straniera. Dalla Danimarca arriva il film di Thoma Vinterberg ‘The Huhnt’, dall’Iran è stato presentato ‘The past’ di Asghar Farhadi, dal Messico il film di Amat Escalante ‘Heli’. Dall’Italia è stato selezionato il film di Paolo Sorrentino ‘La grande bellezza’. I film presentati dalle nazioni saranno ridotti a una ristretta rosa a gennaio prima degli Oscar del 2 marzo.