Los Angeles (California, Usa) 3 ott. (LaPresse/AP) – L’attore di ‘Glee’, Cory Monteith, ha bevuto due bottiglie di champagne prima di morire. Ieri è stata pubblicata la relazione finale del medico legale sulle cause che hanno portato al decesso dell’attore 31enne, confermando così le risultanze iniziali di un fatale mix di eroina e alcol. Cory Monteith è stato trovato senza vita nella sua camera d’albergo a Vancouver il 13 luglio scorso.
Gli investigatori della British Columbia hanno trovato nella stanza un cucchiaio con tracce di droga e un ago ipodermico, insieme a due bottiglie vuote di champagne. Nel rapporto del coroner Claire Thompson, l’attore è morto per l’uso di eroina per via endovenosa in combinazione con l’assunzione di alcol. La sua morte è stata classificata come “accidentale”.
Monteith aveva fatto il check-in in albergo il 6 luglio; il 13 non avendo lasciato la stanza come previsto, il personale dell’hotel è entrato nella sua camera e lo ha trovato riverso a terra. “Mr. Monteith è stato trovato collassato sul pavimento della camera d’albergo” si legge nel rapporto del coroner. “E’ emerso che Monteith era morto già da diverse ore”.
Le riprese video dell’hotel mostrano Monteith mentre rientrava in albergo da solo alle 2.16 del mattino del 13 luglio. Le indagini hanno messo in luce che Cory ha avuto lunghi periodi di riabilitazione e astinenza dalla droga. La relazione suggerisce che dopo l’ultimo periodo di riabilitazione di aprile la sua tolleranza alla droga poteva essere più bassa, rendendolo quindi più vulnerabile.
Cory, interpretava il quaterback Finnn Hudson, uno dei protagonisti della popolare serie giovanile ‘Glee’, ed era fidanzato con la sua co-star Lea Michele, 26 anni. I due stavano progettando di vivere insieme. Il 10 ottobre andrà in onda nelle televisioni americane la puntata memoriale a lui dedicata.
In un’intervista a ‘Parade magazine’ nel 2011, Cory aveva confessato di aver iniziato a bere e usare la marijuana all’età di 13 anni e a 16 anni l’uso di drogha era completamente andato fuori dal suo controllo. Aveva detto di aver provato “di tutto e di più”. “Ho avuto un problema serio” aveva detto nel 2011, aggiungendo: “Sono fortunato ad essere vivo”.

