Roma, 11 set. (LaPresse) – Jimmy Fontana, al secolo Enrico Sbriccoli, si è spento a Roma all’età di 78 anni. Una delle voci più note degli anni Sessanta, consegnato al successo, anche internazionale, con i brani ‘Il mondo’ e ‘Che sarà’, quest’ultima tradotta in spagnolo e inglese. Nel mondo della musica muove i primi passi come autodidatta, imparando a suonare il contrabbasso e appassionandosi al jazz. Dopo il diploma decide di trasferirsi da Camerino, piccolo paese nella provincia di Macerata, a Roma. Ed è lì che pur studiando all’università di Economia e commercio segue sempre più frequentemente gli ambienti musicali dei jazzisti. L’Università è presto abbandonata e la musica è la sua priorità. Sceglie il nome d’arte di Jimmy in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, mentre ‘Fontana’ pare sia stato pescato a caso dall’elenco telefonico.
Il salto dal Jazz alla musica leggera avviene con il passaggio alla carriera solista ed è così che incassa i veri successi, anche in termini di vendite. La sua prima partecipazione al Festival di Sanremo è del 1961 con ‘Lady luna’, ma solo nel 1965 è consacrato alla notorietà del grande pubblico con ‘Il mondo’. Un brano scritto da Gianni Bomcompagni e arrangiato da Ennio Morricone. Nel 1971 arriva un altro pezzo celebre ma dall’esordio controverso. ‘Che sarà’ doveva gareggiare a Sanremo ma Fontana non si qualifica e la canzone resta ferma.
Solo con i Ricchi e Poveri il brano riuscirà a candidarsi al festival della canzone italiana. La canzone si piazza al secondo posto ma è a livello commerciale che arriva la vera rivelazione: schizza in testa alle vendite. ‘Che sarà’ diventa in breve tempo un successo internazionale grazie anche alle versione inglese e spagnola di José Feliciano. Insieme con ‘Il mondo’ è una delle canzoni italiane più conosciute.
Dopo ‘Che sarà’, la carriera di Jimmy Fontana incontra uno stop. Il successo precedente sembra non ripetersi per almeno un decennio. Tornato a Macerata, apre un bar che porta avanti per cinque anni. Torna sulla scena nel 1979 con ‘Identikit’ (sigla della serie tv ‘Gli Invincibili’), con ‘Beguine’ a Sanremo nel 1982. Poi crea il gruppo ‘I superquattro’.
Una vicenda curiosa getta un’ombra sul suo passato. Era appassionato di armi e collezionava pistole. Aveva comprato una mitraglietta nel ’71 a Sanremo. L’arma fu poi ritrovata nel 1988 e fu riconosciuta come quella usata in numerosi attentati tra cui la strage di Acca Laurentia e l’attentato a Roberto Ruffilli. Fontana, al tempo, aveva spiegato di aver venduto l’arma nel 1977.

