Los Angeles (California, Usa), 9 ago. (LaPresse/AP) – È scomparsa a 74 anni Karen Black, prolifica attrice apparsa in oltre 100 film tra cui pietre miliari della controcultura underground come ‘Easy Rider’, ‘Cinque pezzi facili’ e ‘Nashville’. Il marito, Stephen Eckelberry, ne ha dato l’annuncio in un post su Facebook in cui ha spiegato che Karen è stata uccisa dalle complicazioni dopvute ad un tumore contro cui combatteva da tempo.
Black, il cui vero nome era Karen Blanche Ziegler, nacque nel 1939 in Illinois in una famiglia dell’alta borghesia di Chicago: la madre era una scrittrice vincitrice di diversi premi tra cui il Pulitzer, mentre il nonno paterno era un musicista classico, primo violino alla Chicago Symphony Orchestra.
Dopo gli studi si trasferì a New York dove cominciò a recitare in uno spettacolo off-Broadway nel 1965. Il primo a dirigerla sul grande schermo fu Francis Ford Coppola in ‘Buttati Bernardo!’ nel 1966.
Nota per le sue labbra carnose e per i folti capelli ondulati che sembravano cambiare colore di film in film, Black nei suoi ruoli spesso ritraeva donne eccentriche, turbate o in pericolo, sempre a rischio e ai margini.
Il ruolo che le diede il successo fu quello della prostituta che prende LSD con Dennis Hopper e Peter Fonda in ‘Easy Rider’, il classico hippie del 1969 che ha contribuito a farle ottenere il ruolo di Rayette Dipesto, una cameriera che frequenta e viene maltrattata da Jack Nicholson nel classico del 1970 ‘Cinque pezzi facili’. Il ruolo dell’ingenua e svampita Rayette, così lontano dalla natura dell’attrice di grande cultura, le fece ottenere una candidatura all’Oscar e un premio Golden Globe.
Un altro Golden GLobe arrivò per ‘Il grande Gatsby’ del 1974, in cui Coppola la volle nuovamente, nella parte di Myrtle Wilson, recitando di gfiancop a Robert Redford e a Mia Farrow. Lo stesso anno affiancò sul set Charltoni Heston per ‘Airoport 1975’. La si ricorda inoltre nell’ultima pellicola di Alfred Hitchcock, ‘Complotto di famiglia’ del 1976.
Non smise mai di lavorare, anche se dopo ‘Il giorno della locusta’ del 1975, che pure le fece ottnere un’altra nomination ai Globe, ebbe difficoltà a trovare altri ruoli di qualità. Cominciò ad apparire in produzioni cinematografiche e televisive di bassa qualità, diventando più un idolo di culto che una star di Hollywood.
Kanre Black si è sposata quattro volte. Oltre all’ultimo marito lascia un figlio e una figlia.