Torino, 22 mar. (LaPresse) – Il “Four more years” di Obama, ma anche lo tsunami in Giappone, la rivolta di piazza Tahrir, le olimpiadi di Londra. Sette anni di grandi avvenimenti passati attraverso Twitter. E’ con questo video, che il social network festeggia i suoi primi sette anni. Fondato il 21 marzo 2006 da Jack Dorsey, nel video si vede anche il suo primo tweet: “Just setting up my twttr”, cioè: “Sto configurando il mio Twitter”, un post di prova che conteneva un refuso, la “i” mancante.

Il microblog ha sfondato in questi sette anni il mezzo miliardo di utenti e hanno iniziato a usarlo davvero tutti: dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama al capo della commissione Ue Josè Manuel Barroso, al premier italiano Mario Monti, al presidente russo Vladimir Putin e persino il Papa. E ha portato l’informalità fin dentro i più austeri palazzi del potere. E’ rimasto nella storia italiana il tweet pubblicato dal leader Udc Pier Ferdinando Casini da palazzo Chigi, con una foto scattata dal telefonino nella stanza in cui erano riuniti lui, il leader Pd Pier Luigi Bersani, quello del Pdl Silvio Berlusconi e Monti. Ormai il profilo Twitter è un must per qualsiasi politico o per qualunque personaggio dello spettacolo o della musica.

La forza di questo social network è la semplicità. Obbliga l’utente a scrivere tutto in 140 caratteri. Il che significa rapidità e incisività, e costringe persino i politici a parlare chiaro.

Permettendo a chi ha qualcosa di interessante da comunicare al mondo – per il lavoro che fa o per il ruolo che ricopre – di emergere facilmente. E consentendo, a chi commenta ciò che succede, di farlo collettivamente, e di confrontarsi pubblicamente, con il trucchetto degli hashtag, delle parole precedute dal simbolo del cancelletto (il “#”) che consentono di generare dei filoni di discussione. Una trovata molto semplice, persino banale, ma estremamente efficace.

Ma il social network non si è limitato a restare fedele alla sua scelta di semplicità. Recentemente ha deciso di partire all’attacco.

Prima, a dicembre 2012, ha introdotto la possibilità del fotoritocco, con un applicazione disponibile sia per iPhone che per Android, con la quale è possibile applicare effetti e filtri agli scatti appena fatti, prima di pubblicarli online. Una mossa che è stata la risposta alla decisione di Instagram, acquistata da Facebook, di disabilitare la compatibilità con Twitter. Poi ha introdotto Vine, una applicazione (disponibile solo per iPhone), che permette di integrare brevi video.

Adesso è la volta della musica. Secondo il sito specializzato Cnet, Twitter sta usando la tecnologia sviluppata da We Are Hunted, una società che ha comprato l’anno scorso, per sviluppare una app specifica. Una novità che potrebbe arrivare entro fine marzo. La nuova applicazione suggerirebbe all’utente artisti e canzoni sulla base delle persone che segue online.

Non resta che aspettare. Intanto oggi a dominare le discussioni sul microblog sono il ritorno di Avril Lavigne sulla scena, celebrato con l’hashtag #italymissedyouAvril e le vicende del nuovo governo con #DilloaCrimi (il riferimento è al capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato). Un altro giorno sulla piazza virtuale inventata da Dorsey. Buon compleanno Twitter.

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