Londra (Regno Unito), 7 mar. (LaPresse/AP) – Il chitarrista rock Alvin Lee, fondatore della band Ten Years after, noto soprattutto per le sue performance a Woodstock, è morto a 68 anni. Un comunicato sul sito web ufficiale spiega che è morto ieri improvvisamente, a causa di complicazioni successive di un intervento chirurgico di routine. Il manager di Lee, Ron Rainey, ha detto che il chitarrista era in Spagna. “Abbiamo perso un padre meraviglioso e un compagno molto amato”, si legge in una dichiarazione firmata congiuntamente dalla figlia Jasmin, dalla moglie Evi e dalla ex compagna Suzanne. “Il mondo ha perso un musicista veramente grande e dotato”.
Nato a Nottingham, in Inghilterra, Lee ha fondato la band Ten Years After nel 1967. Il primo tour americano del gruppo è stato nel 1967 ma la popolarità è arrivata dopo l’esplosiva performance di Lee con la canzone ‘I’m going home’ a Woodstock nel 1969. Il memorabile ed elettrizzante assolo con la sua Gibson durato 11 minuti è stato immortalato nel film documentario sul leggendario festival. I Ten Years after hanno pubblicato 10 album insieme, che esplorano le sonorità blues, swing, jazz e rock. Hanno realizzato 28 tour negli Stati Uniti in sette anni.
Lee lasciò il gruppo nel 1975 per intraprendere una carriera solista di successo, registrando con George Harrison, Steve Winwood e Mick Fleetwood. In totale Alvin ha pubblicato più di 20 album in 45 anni di carriera. Il più recente ‘Still on the road to freedom’ è uscito nell’agosto 2012 ed è caratterizzato da diversi stili, dal rock al blues, dal jazz al funk. “E’ stato d’ispirazione per un’intera generazione di chitarristi” ha detto Leo Lyons, ex membro degli Ten Years After, in una e-mail in cui ha espresso il suo shock e la sua sorpresa per la morte di Lee.

