Roma, 29 lug. (LaPresse) – Promette una vera e propria “rivoluzione” sul palco dell’Ariston Fabio Fazio, direttore artistico e conduttore dell’edizione 2013 del Festival di Sanremo. In una lunga intervista esclusiva a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’, Fazio, che sarà alla sua terza edizione della kermesse, dopo quelle del 1999 e del 2000, racconta le novità della kermesse canora, a cominciare da quelle più importanti, che riguardano i big in gara. “Abolirò l’eliminazione dei big – spiega il conduttore – in 14 partono e in 14 arrivano alla finale. Ma la vera novità consiste nel fatto che per la prima volta nella storia di Sanremo ogni cantante presenterà non una, ma due canzoni inedite. In pratica, in ciascuna delle prime due serate si esibiranno sette big e ognuno presenterà due canzoni inedite. Saranno dei veri e propri miniconcerti”.
Finita l’esibizione, il pubblico da casa dovrà poi votare quale delle due canzoni preferisce e quella resterà in gara. “Dal giovedì – continua Fazio – i 14 big si sfideranno con la canzone scelta dal pubblico. In questo modo do la possibilità ai cantanti di rischiare qualcosa, di non presentare quello che spesso viene chiamato il brano ‘sanremese’, ma di proporre anche qualcosa di più originale o bizzarro. Questo meccanismo ha il vantaggio che costringerà tutti a ragionare di canzoni, a riportare la musica al centro del Festival. E in un certo senso torneremo al vecchio 45 giri, quello con il lato A e il lato B”.
Fabio Fazio, che tornerà in tv con l’edizione del lunedì di ‘Che tempo che fa’, affida poi al settimanale alcuni desideri per la prossima edizione del Festival. “Spero – dice – che con me ci sia anche Luciana Littizzetto. Immagino per lei una co-conduzione. Se deciderà di starci, sarà sorprendente il modo in cui interpreterà il ruolo della valletta mora e della valletta bionda”. “Il linguaggio che vorrei privilegiare al Festival 2013 – ha aggiunto Fazio – è quello del divertimento. Passano gli anni e si apprezza di più la fortuna avuta, si impara a non vivere la tensione: voglio essere io il primo a portare allegria”.
Infine, sull’ipotesi di vedere sul palco dell’Ariston lo scrittore Roberto Saviano, con cui da tempo Fazio collabora a diversi progetti televisivi, il conduttore e direttore artistico del Festival non si sbilancia troppo, ma lascia intendere che l’idea non è poi così strampalata. “Vedremo – dice – il Festival è uno strumento talmente importante che può essere utile anche per affrontare grandi temi, anche se la musica resterà sempre l’elemento narrativo fondamentale”.
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