New Orleans (Louisiana, Usa), 15 giu. (LaPresse/AP) – La reputazione di Kevin Costner era in gioco: così la pensa l’attore, che si è difeso dalle accuse di aver truffato per milioni di dollari l’attore Stephen Baldwin in un lucroso contratto con la BP per acchinari per l’eliminazione del petrolio dopo la fuoriuscita dell’oro nero nel Golfo del Messico. Baldwin e il suo amico Spyridon Contogouris richiedono 17 milioni di dollari di danni, affermando che è la cifra minima che avrebbero ottenuto dall’affare, ma la corte federale si è schierata con Costner e con il suo socio Patrick Smith. Dopo un processo di due settimane, otto giurati hanno deliberato dopo una riunione di meno di due ore, esprimendo il verdetto e non dando loro nulla. Costner ha sorriso e ha stretto la mano del suo avvocato mentre Baldwin, scuro in volto, ha lasciato l’aula. “Il mio nome significa per me più dei soldi, ed è per questo che non ho cercato un accordo” ha detto Costner.
Contogouris e Baldwin hanno venduto le loro quote della Ocean Therapy Solutions, società che si occupa della vendita di centrifughe per la separazione del petrolio, per rispettivamente 1,4 milioni e 500.000 dollari. Baldwin ha testimoniato che avrebbe chiesto molto di più se avesse saputo che la BP si era impegnata a ordinare 32 machcinari. Poco dopo aver venduto le loro quote, il gigante petrolifero fatto un deposito di 18 milioni di dollari su un ordine 52 milioni. Mentre gli avvocati di Costner e Smith hanno affermato che le controparti sapevano che la BP stava per mandare avanti l’ordine quando hanno preferito cedere le quote. “Siamo delusi. Abbiamo pensato di aver dimostrato in modo convincente che Costner e Smith ci hanno defraudato – ha detto James Cobb, avvocato di Baldwin – la giuria l’ha vista un modo diverso, ma noi rispettiamo il verdetto”. Cobb si è anche chiesto quanto abbia contato la notorietà come fattore di vittoria, “perché credo che abbiamo dimostrato il nostro caso e perché ha vinto la celebrità più grande”.
Il legale di Costner Wayne Lee sostiene che invece la fama sia l’unico motivo per cui il suo cliente è stato denunciato. I querelanti si sono sbagliati quando hanno pensato che Costner avrebbe capitolato sotto la minaccia di una querela. “Questa casa non avrebbe mai dovuto essere portata avanti – ha affermato Lee – Costner non avrebbe mai dovuto partecipare a questo procedimento”. Costner ha elogiato la giuria per “aver fatto del loro meglio per capire tutto” in un caso molto complesso. “Sono stati brillanti ed è stata la mia fortuna che abbiano visto la verità di questa storia”, ha affermato.
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