Los Angeles (California, Usa), 19 ott. (LaPresse/AP) – Nuova udienza per Lindsay Lohan. L’attrice oggi torna in tribunale in seguito alla richiesta del procuratore di rientrare in carcere, in violazione della sua libertà vigilata e per i problemi avuti durante il servizio alla comunità a cui era stata condannata. L’udienza di oggi era già stata stabilita da tempo come normale iter procedurale dei guai giudiziari della Lohan, ma un portavoce dell’ufficio del procuratore ha detto di aver fatto richiesta per revocare la libertà vigilata della Lohan perché cacciata dall’incarico che le era stato assegnato in una comunità femminile.

Nel mese di aprile, infatti, era stato ordinato all’attrice di prestare 360 ore di servizio al Centro delle donne di Downtown, un ente che aiuta le senzatetto. Una volta estromessa dal centro femminile, ha prestato servizio alla Croce rossa americana. Il portavoce del procuratore, Frank Mateljan, ha riferito che il vice procuratore di Los Angeles Melanie Chavira, chiederà che le sia revocata la libertà vigilata e che venga condannata al carcere. Sarà poi il giudice della corte suprema Stephanie Sautner a decidere se Lindsay farà ritorno in prigione. Nel caso in cui il giudice stabilisse il suo ritorno dietro alle sbarre, si dovrà pianificare un’udienza probatoria per una data successiva, dopodiché sarà determinata la pena.

Il portavoce della Lohan Steve Honign ha detto che la star di ‘Mean girls’ ha lavorato duro per ottemperare i termini del suo rilascio, tra cui anche la consulenza psicologica e un corso di taccheggiatori anonimi. Lindsay ha poi pubblicato su Twitter un suo commento: “Solo perché non sono stata seguita e fotografata mentre mi recavo ai servizi sociali non significa che non ho ottemperato ai miei obblighi”.

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