Torino, 17 set. (LaPresse) – Al via a Torino domani, domenica 18 settembre, il Prix Italia. Ed è già tutto esaurito all’Auditorium Rai ‘Arturo Toscanini’ per il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del suo direttore principale Juraj Valcuha che inaugura ufficialmente alle 21.00 la 63esima edizione della rassegna internazionale che premia le migliori produzioni Tv, radio e Web.
La rassegna apre però le porte al pubblico torinese già nel pomeriggio con ‘Il Prix va al Massimo’, presso il cinema Massimo di via Verdi, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti. A partire dalle 16.00 e fino alle 24.00 ‘Lo spettacolo della Storia’, in collaborazione con Rai 150, propone un viaggio audiovisivo, tra protagonisti e avvenimenti dell’Ottocento Italiano. In sommario, lo ‘Speciale Cavour’, ’17 marzo 1861: nascita di uno Stato’, ‘Viva Verdi! La colona sonora del Risorgimento’, ‘Giuseppe Mazzini – Una certa idea dell’Italia’, ‘Arturo Toscanini – Il ritmo dello spirito’, ‘Ippolito Nievo – Inchiesta sui Mille’.
Alle 18, sempre al Cinema Massimo e sempre a ingresso libero, inoltre, Giovanni Minoli presenta in anteprima nazionale, per ‘La Storia siamo noi’, ‘Frate Mitra’ di Marina Liuzzi e Raffaella Cortese de Bosis. E’ la storia di un padre che scrive alle due figlie una lettera difficile e struggente. Non è un padre qualunque. È un personaggio scomodo e ambiguo per molti, coraggioso e coerente per altri. Si chiama Silvano Girotto, ma tutti lo conoscono come ‘Frate Mitra’.
La sua vicenda assomiglia a un romanzo: una scatola cinese ricca di avventure, colpi di scena, drammi e sorprese: dalla Legione Straniera alla galera e poi al convento; dalla guerriglia armata in Bolivia alle Brigate Rosse. Lui è l’infiltrato: o così lo ricordano in molti.
Siamo all’inizio degli anni di piombo. A Genova, il 18 aprile 1974, le Brigate Rosse rapiscono il magistrato Mario Sossi. Silvano Girotto accetta di collaborare con i Carabinieri del Nucleo Antiterrorismo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Fa catturare Renato Curcio e Alberto Franceschini, i due capi storici delle BR. L’operazione scatta alla stazione di Pinerolo, a pochi chilometri da Torino. È l’8 settembre 1974.
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