Scuola: cambia la quarantena, con tre positivi in classe tutti a casa

Scuola: cambia la quarantena, con tre positivi in classe tutti a casa
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Scuola, si cambia. Entra in vigore oggi il nuovo protocollo per la gestione delle quarantene. Il ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole, il 6 novembre scorso, le nuove indicazioni elaborate con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e delle Regioni. Le misure introdotte dal documento, si legge sul sito del Miur, favoriscono l’erogazione del servizio scolastico in presenza, supportano il dirigente scolastico nelle iniziative da assumere in presenza di casi positivi COVID–19 e permettono di rendere il più possibile omogenee, a livello nazionale, le misure di prevenzione da attuare a cura dei dipartimenti di prevenzione.

Ecco le novità:

Le novità presenti nel protocollo che verrà approvato dal governo sono cospicue. Innanzitutto l’individuazione di una positività all’interno di una classe non farà scattare in maniera automatica la didattica a distanza per tutti gli alunni. Qualora invece i contagiati fossero due il provvedimento di stop alla presenza fra i banchi riguarderà solamente i non vaccinati e non gli immunizzati e i guariti dal Covid negli ultimi sei mesi. Soltanto con tre casi accertati si andrà tutti in quarantena, che per i vaccinati sarà di sette giorni mentre per i non immunizzati di dieci. Ovviamente per quanto concerne gli under 12, che non possono essere sottoposti a vaccinazione, già in presenza di due casi scatterà la quarantena di dieci giorni. Inoltre, ovviamente, è previsto un doppio tampone di controllo. Il primo una volta avuta notizia del contagio del compagno, il secondo dopo cinque giorni. Come già accade ora per entrare nella cerchia dei contatti stretti l’interazione con il positivo deve essere avvenuta nelle 48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi o dall’esecuzione del test che ne certifica la positività se si tratta di un asintomatico.

“La principale novità  – si legge nella nota del 6 novembre – è rappresentata dal fatto che i «contatti scolastici» sono sottoposti, secondo tali indicazioni, a sorveglianza con testing e devono, dunque, effettuare test diagnostici con le tempistiche indicate nel documento tecnico e predisposte dal DdP: se il risultato è negativo possono rientrare a scuola; se invece è positivo, non possono rientrare a scuola e devono informare il DdP e il medico di base o il pediatra. Il DdP informa tempestivamente il dirigente scolastico/referente scolastico Covid-19 in caso di ulteriori casi positivi. Il

dirigente scolastico/referente scolastico COVID-19 sarà informato secondo le procedure adottate localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici. 

 

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