Il presidente della Repubblica alla cerimonia d'inaugurazione sull'isola d'Elba. Polemica sulla sicurezza degli edifici, il ministro Bussetti promette una mappatura
"La scuola è un'istituzione cardine dello Stato democratico, ma è anche una comunità educante, che muove dalla vita, dai problemi di ogni giorno, per formare persone libere. La scuola è l'oggi che prepara il domani. Delle vostre conoscenze, ragazzi, della vostra cultura, anche delle vostre amicizie. Anche per questo lo studio è un diritto fondamentale della persona, di ogni persona. Assicurare l'istruzione è un dovere inderogabile della Repubblica. Organizzare, e garantire, un sistema formativo adeguato ai tempi è una assoluta priorità politica e istituzionale. Ogni attenzione, ogni risorsa destinata alla scuola e alla ricerca ritorna con gli interessi alla società". Con queste parole, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha inaugurato l'anno scolastico 2018-2019 sull'Isola d'Elba.
Il capo dello Stato si è scagliato contro la dispersione scolastica, "un'amputazione civile e perdita economica per il Paese", e ha assicurato che la sicurezza degli edifici scolastici è un tema di primaria importanza. "Le famiglie hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità dei ragazzi. Il ministro intende avvalersi del supporto di tecnologia satellitare per realizzare gli interventi di manutenzione, di monitoraggio e di messa in sicurezza: desidero incoraggiarlo. Occorre far presto perché questo non è tema che possa scivolare tra le varie ed eventuali dell'agenda nazionale".
Ricordando l'ingiustizia delle leggi razziali, approvate il 18 settembre del 1938, Mattarella ha spiegato che la scuola deve unire e non segregare: "Liliana Segre – come altri – ha ricordato, in questi giorni, il suo trauma di bambina esclusa dalla scuola che era e sentiva propria. La feroce discriminazione subita. Questa è una lezione che non dobbiamo mai dimenticare. La scuola deve moltiplicare le opportunità, non ridurle. La scuola deve generare amicizia, solidarietà, responsabilità e mai seminare odio, rancore, volontà di sopraffazione, discriminazioni di qualunque genere".
Mattarella ha rivolto un appello anche ai genitori degli studenti, colpevoli di alcuni gravi episodi di violenza contro gli insegnanti:"Sono un segnale d'allarme che non va sottovalutato. Il genitore-bullo non è meno distruttivo dello studente-bullo". Quindi un complimento ai docenti "valorosi che dedicano impegno e non risparmiano sacrifici anche quando le condizioni non sono quelle desiderate".
Poi un pensiero a Igor Maj, 14enne morto soffocato il 6 settembre dopo essersi stretto una corda da roccia intorno al collo seguendo un gioco in chat, e alla sua famiglia e Genova: "Ho appena incontrato i compagni di scuola dei ragazzi morti nel crollo del ponte Morandi. I banchi vuoti dei loro amici sono il simbolo più doloroso di quella tragedia inaccettabile".
La scuola è iniziata lunedì 17 settembre in sei regioni: Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna e Toscana. Ma ovunque si tratta di una partenza in salita tra le polemiche sul tema dell'edilizia scolastica. A sollevare il problema nei giorni scorsi era stato il Codacons, con l'invio di una diffida urgente al ministero della Pubblica Istruzione e alle Prefetture di tutta Italia per chiedere provvedimenti immediati per mettere in sicurezza le strutture a rischio.
"I dati forniti dal Miur mostrano una fotografia inquietante: solo il 5% delle scuole italiane sono state adeguate dal punto di vista sismico, e il 58% degli istituti non è a norma neanche per quanto riguarda la normativa anticendio", ha spiegato il Codacons. Anche per le scuole situate in zona sismica (oltre la metà), il dato è allarmante: solo un quarto ha l'agibilità statica, poco meno della metà il collaudo. "In poco più di un quarto (27%) è stata realizzata la verifica di vulnerabilità sismica, obbligatoria dal 2013 – ha sottolineato il Codacons – Ben pochi gli edifici su cui sono stati effettuati interventi di miglioramento e adeguamento sismico: la media nazionale è rispettivamente del 12% e del 7%". Con Lazio (3%) e Campania (6% di scuole migliorate sismicamente e 4% adeguate) come fanalino di coda.
Critica è la situazione anche nella Capitale, dove 8 scuole su 10 non risultano sicure. "In base agli ultimi dati disponibili, più dell'80% delle scuole ubicate a Roma e provincia non dispone del certificato anti-sisma – ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Il Certificato di agibilità/abitabilità manca nell'83,1% delle strutture, mentre il 77,4% delle scuole non dispone del Certificato di collaudo statico. Il 60% degli edifici scolastici ha tra i 40 e i 50 anni e richiede interventi urgenti di manutenzione". E proprio per sollecitare l'intervento delle istituzioni, il Codacons si è rivolto ai presidi delle scuole per non aprire gli istituti che presentano maggiori criticità.
Sul tema è intervenuto il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, annunciando l'avvio entro un mese, di un progetto di mappatura satellitare delle scuole. "In accordo con l'Agenzia spaziale italiana abbiamo due satelliti che monitorano costantemente lo stato degli edifici e riescono a misurare spostamenti minimi al millimetro. Abbiamo riunito Asi e Cnr ed entro un mese saremo pronti per cominciare a trasmettere i primi dati e monitorare dall'alto lo stato degli edifici", ha spiegato Bussetti.
Un progetto che il ministro aveva già illustrato nei giorni scorsi con un post sulla sua pagina Facebook. "Quasi 40.000 edifici saranno 'fotografati' attraverso il sistema COSMO-Skymed. Le informazioni saranno trasmesse al CNR. Potremo così far partire verifiche e segnalazioni accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento", ha scritto il ministro che ha fatto sapere di aver già stanziato una somma di 7 miliardi per sostenere i costi relativi alle certificazioni degli edifici.
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