La Asrem, Azienda sanitaria regionale del Molise, ha comunicato l’individuazione dei primi focolai di febbre catarrale degli ovini (Bluetongue) da sierotipo 8, lo stesso responsabile dell’epidemia che sta colpendo l’Abruzzo e altre regioni del Centro Italia. I casi sono sei, rilevati tra il 1° e l’11 luglio in entrambe le province molisane (Campobasso e Isernia), a seguito dei controlli previsti dal piano di sorveglianza sierologica e clinica. Dall’inizio dell’anno sono stati sottoposti a controllo 228 bovini in 64 allevamenti. Le positività confermate alla PCR, che indicano circolazione virale effettiva, riguardano due bovini e tre ovini (uno su carcassa), distribuiti tra Campobasso e Isernia. I focolai sono stati registrati nel sistema informativo nazionale SIMAN e hanno comportato il blocco delle movimentazioni degli animali interessati, salvo autorizzazioni per macellazione immediata, oltre al trattamento obbligatorio dei capi con insetto-repellenti.
Da Regione no piano vaccinazione obbligatoria
La Regione Molise, in linea con le direttive nazionali, non ha previsto al momento un piano di vaccinazione obbligatoria. La Asrem in una nota fa sapere però di aver invitato gli allevatori a procedere su base volontaria, utilizzando vaccini adeguati e notificando la somministrazione al Servizio veterinario. Restano attive le misure di contenimento: sorveglianza entomologica, trattamenti insetticidi, gestione dei ristagni, ricovero notturno dei capi e segnalazione obbligatoria dei sospetti clinici entro 12 ore.La strategia della Asrem è coerente con il quadro nazionale, che non prevede l’eradicazione obbligatoria del virus, ma l’evoluzione della situazione – con il sierotipo 8 già epidemico nelle regioni limitrofe – impone massima vigilanza.
Che cosa è la Bluetongue
La BT-ST8, detta anche Bluetongue è una malattia infettiva dei ruminanti (ovini, ovicaprini e bovini) sia selvatici che domestici, e viene trasmessa da insetti vettori, in particolare moscerini del genere Culicoides. In Italia è soggetta a sorveglianza e controllo da parte del Ministero della Salute. La malattia può causare sintomi come febbre, gonfiore della lingua, secrezioni nasali e zoppia negli animali più colpiti, non è trasmissibile all’uomo e non si assume con gli alimenti di origine animale.

