Il presidente dell'associazione: "Catastrofe per oltre 4000 imprese del comparto"
“Il governo continua a tacere sul dossier payback dispositivi medici, una norma pensata esclusivamente per far cassa, ma che non tiene conto delle esigenze del comparto e della sostenibilità del sistema sanitario nazionale”. Così a LaPresse Gennaro Broya de Lucia, presidente di PMI Sanità: “Questa norma sposta per legge oltre 6 miliardi di euro di debito pubblico addosso a società private, prima creditrici dello Stato”, spiega il numero uno dell’associazione delle piccole e medie imprese del comparto sanitario. “Cosa accadrà? Che negli ospedali mancheranno i dispositivi medici necessari alle cure, agli interventi chirurgici e anche alle diagnosi più semplici. I lavoratori del comparto dovranno attivare ammortizzatori sociali, cassa integrazione, licenziamenti, le aziende si ritroveranno senza denaro per poter mandare avanti le attività”, commenta Broya de Lucia, che poi continua: “Sarà una catastrofe per oltre quattromila imprese del comparto, e a pagarne le conseguenze saranno in particolare le piccole e medie imprese, ma anche la grande industria subirà forti contraccolpi”. Per questi motivi, il presidente annuncia: “PMI Sanità chiede con forza il superamento della norma e l’attivazione di un confronto già per questa legge di bilancio, per trovare soluzioni alternative che garantiscano la sostenibilità del sistema e la proporzionalità ed equità di qualsivoglia imposizione contributiva”.
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