Se la Ue resterà inerte di fronte alla crisi legata al coronavirus, "". Lo dice il premier, Giuseppe Conte, in un'intervista al Sole 24Ore in cui sottolinea: "L'inerzia consegnerebbe ai nostri figli il costo immenso di un'economia devastata. Non stiamo proponendo forme di mutualizzazione del debito. Il nostro sforzo di bilancio arriverà a 50 miliardi". Ma Conte sottolinea che l'Europa ora più che mai deve fare la sua parte, con un piano sulla falsa riga di quelli di Usa e Cina: "La politica monetaria sta facendo la sua parte, ma non può fare tutto. Noi governanti dobbiamo assumerci la responsabilità politica di completare l'opera, ad esempio con uno European Recovery Bond, vale a dire uno strumento di debito comune europeo che ci permetta di vincere la guerra contro il coronavirus e di avviare l'opera di ricostruzione del tessuto economico-sociale che dovrà seguire". Serve poi "un grande piano, uno European Recovery and Reinvestment Plan che sostenga e rilanci l'intera economia europea".
Coronavirus, Conte: “Chiediamo all’Ue un piano e bond per ripartire”

Il premier in un'intervista: "L'intero edificio europeo rischia di perdere la sua ragione d'essere"
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