I dati indicano che le famiglie italiane spenderanno 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi, per un totale di ben 10,7 miliardi

L'influenza è arrivata. Sono complessivamente 647mila i casi stimati dall'inizio della sorveglianza, 152mila dei quali registrati solo nella 48esima settimana del 2018. Inoltre, tra assenze dal lavoro, spesa per farmaci e assistenza, i dati indicano che le famiglie italiane spenderanno 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi, per un totale di ben 10,7 miliardi: quasi quanto una manovra economica.

Il virus ogni anno colpisce milioni di persone e ha un forte impatto economico dovuto dai costi diretti e indiretti legati alla gestione dei casi e delle complicanze ad essi associate. La maggioranza dei costi deriva dall'assenteismo lavorativo e/o scolastico indotto dall'infezione influenzale o simil-influenzale, oltre che dalla spesa per farmaci sintomatici di fascia C e quindi a totale carico del cittadino: per antitosse, mucolitici, antinfiammatori e aerosol si spendono circa 27 euro l'anno, mentre per il vaccino antinfluenzale, che potrebbe evitare molti dei casi di infezione, appena 2,40 euro. I vaccini si confermano come arma di prevenzione più efficace e a basso costo, ed è importante che la popolazione comprende la loro importanza. Anche perché saranno proprio i cittadini, quasi senza accorgersene, a spendere di più. Infatti si stima che spenderanno in media 250 euro per influenza e sindromi parainfluenzali e, tenuto conto che ogni famiglia ha 2,3 componenti di media, l'esborso sarà il doppio rispetto a quello del Servizio sanitario nazionale, che per ogni malato spenderà 62 euro l'anno.

Ogni anno, in Italia, la frequenza con cui insorgono i casi si aggira mediamente intorno al 9% della popolazione generale, mentre nella fascia di età 0-14 anni, che è quella più colpita, l'incidenza è mediamente pari a circa il 26%. L'Istituto Pasteur Italia mette in guardia la popolazione fornendo consigli utili su come prevenire l'influenza e come curarsi in caso di virus già contratto: il vaccino è l'arma più efficace.

La trasmissione dell'influenza avviene in modo semplice perché bastano le goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti e attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. Il periodo di incubazione è solitamente breve e ha una durata di circa due giorni, ma può arrivare anche a quattro. Gli adulti possono diffondere il virus dell'influenza già a partire da un giorno prima che i sintomi si manifestino, fino a cinque giorni dopo l'inizio degli stessi, mentre i bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi. La vaccinazione è sempre la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. Per questo motivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19 indicano tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.

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