L’olio di palma, da annoverarsi senza dubbio tra le tematiche calde dell’ultimo anno, “scatena” ancora web e social. Molte aziende del settore Food, spinte dalla pressione dei consumatori, meticolosamente attenti ed informati in materia di salute e tutela dell’ambiente, hanno deciso di comunicare ufficialmente la propria posizione nei confronti dell’olio di palma. Tuttavia, tra il 4 e il 6 maggio 2016, complice la pubblicazione del dossier Efsa, i numeri di azioni di engagement effettuati dagli internauti italiani sta toccando vette mai raggiunte sinora: oltre 27.000, in costante crescita (fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa).
SICUREZZA ALIMENTARE. Gran parte del tam tam (circa 26.000 azioni) è stato veicolato dalle testate online che hanno divulgato dati ed approfondimenti del dossier, 160 pagine, sintesi di inchieste e di anni di studi effettuati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: l'olio di palma contiene tre sostanze tossiche, una delle quali classificata come cancerogena, il glicidiolo (GE). A rintuzzare la brace le dichiarazioni della dott.ssa Helle Knutsen, presidente del gruppo CONTAM (il team di esperti scientifici dell'EFSA sui contaminanti nella catena alimentare): “L'esposizione ai GE dei bambini che consumino esclusivamente alimenti per lattanti costituisce motivo di particolare preoccupazione, in quanto e' fino a dieci volte quella che sarebbe considerata di lieve preoccupazione per la salute pubblica”. Bambini e adolescenti i più “a rischio”. La valutazione statistica del “rischio” correlato a vari gradi di consumo/esposizione verranno utilizzati dai gestori del rischio della Commissione Europea e degli Stati membri, che regolamentano la sicurezza alimentare nell'UE.
CANALI DEL M5S. Un migliaio di azioni è generato invece dai canali del Movimento 5 Stelle, da tempo schierato contro l’utilizzo dell’olio di palma. Il restante migliaio di azioni è frantumato tra molte decine di testate online che diffondono la notizia in modo polemico, accanendosi contro note aziende del settore food accusate di avvelenare i consumatori in modo consapevole.
CARTA STAMPATA. Sulla carta stampata, secondo i dati di Data Stampa, la tematica non ha ricevuto la stessa eco: tra il 5 e il 6 maggio pochi quotidiani hanno dato spazio al dossier Efsa (Metro, Gazzetta del Mezzogiorno, Unità, Tempo, Libero quotidiano e Voce di Romagna).

