Il sindaco di Milano contro la battuta del leader della Lega a Ramy, che ha salvato i compagni da rogo dello scuolabus: "Vuole la cittadinanza? Si faccia eleggere"

Il tema dello Ius Soli torna a infiammare il dibattito politico. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della partenza della Stramilano, è tornato sull'argomento: "Io non voglio mettere il cappello su questi fatti, come fanno in tanti. I temi sono complessi. Certo la battuta di Salvini 'fatti eleggere' mi sembra una risposta che non ha senso. È un modo per sfuggire al dibattito".

Il riferimento è alle parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che nonostante il gesto eroico di Ramy, che ha salvato i compagni da rogo dello scuolabus, non ritiene sia necessario rivedere la legge sullo Ius Soli e sabatoaveva dichiarato: "Ramy vorrebbe avere Ius soli? È una scelta che potrà fare quando verrà eletto parlamentare per intanto la legge sulla cittadinanza va bene così come è. Si può aprire la possibilità di discuterne? Assolutamente no". Parole che non sono piaciute al primo cittadino milanese. "Adesso si riattiverà il dibattito sullo Ius soli – ha aggiunto Sala – che è una questione significativa. È giusto che ne parli il Parlamento, quindi io voglio evitare di cavarmela con delle battute, ma certamente c'è un tema di tanti ragazzi che sono nati in Italia e alla fine vivono la nostra cultura".

Replica il ministro dell'interno: "La cittadinanza è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione, non è un biglietto per il Luna Park. In singoli casi eccezionali si può concedere anche prima del tempo, ma la legge non cambierà. Ramy? Stiamo proseguendo con tutte le verifiche del caso, spero di incontrarlo presto e ringraziarlo per il suo coraggio" ma "a telecamere spente, perché di fare Carramba che sorpresa o il Fabio Fazio di turno a suon di milioni non mi interessa. Incontro lui e la sua famiglia. Detto questo, chiunque mi dica che va cambiata la legge, può avere 13 anni o 83 anni, non è nell'agenda del governo". Il vicepremier infatti è convinto che lo Ius Soli "non sia un'emergenza sentita da molti in Italia però il Parlamento è sovrano e può dibattere di quello che crede. Di sicuro in Consiglio dei ministri di Ius soli non si parlerà". "Ribadisco che l'Italia – ha dichiarato Salvini – è il Paese europeo che concede più cittadinanze con la normativa vigente, quindi non si capisce la necessità di fare scorciatoie".

Luigi Di Maio ribadisce la necessità di applicare le norme per concedere a Ramy la cittadinanza, ma non parla di Ius Soli. "Su Ramy confido in una rapida risoluzione per quanto riguarda la cittadinanza per meriti speciali. Quel bambino di origini egiziane ha compiuto un gesto straordinario. Durante l'assalto a San Donato Milanese ha avuto il coraggio di chiamare i Carabinieri e salvare così la sua vita e quella dei suoi compagni. Come sapete nei giorni scorsi ho scritto anche ai ministeri competenti per fare in modo che la sua pratica arrivi presto al Consiglio dei Ministri. Mi aspetto che accada. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è d'accordo". Così su Facebook il vicepremier e leader M5s Luigi Di Maio. "Non stiamo a girarci troppo intorno. Diamo la cittadinanza a quel bambino – aggiunge – C'è già una legge che lo consente, non dobbiamo inventarcela. Facciamolo e basta. Come ho già detto, questo è un Paese che vale molto di più della semplice indignazione: dimostriamolo".

 

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