Le parole dell'ex premier dopo la morte della testimone nel processo Ruby ter: "Mi dispiace per l'accaduto, ma io con lei non ho mai parlato"

"Spiace che muoia sempre qualcuno di giovane. Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato. Quello che ho letto delle sue dichiarazioni  mi ha fatto sempre pensare che fossero tutte cose inventate e assurde". Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, risponde così a una domanda sulla morte di Imane Fadil, testimone chiave nel processo Ruby ter.

Venerdì è stata diffusa la notizia del decesso dell'ex modella, scomparsa il primo marzo alla clinica Humanitas di Rozzano. Secondo alcune fonti sanitarie, Fadil sarebbe stata uccisa da un mix di sostanze radioattive. Tuttavia, il direttore del Centro antiveleni di Pavia, Carlo Locatelli, ha fatto sapere che negli esami effettuati su Fadil non è stata misurata la radioattività. "Con riferimento al sospetto avvelenamento e alle notizie diffuse dalla stampa, è opportuno ricordare che il Centro antiveleni dell'Irccs Maugeri di Pavia non identifica radionuclidi e non effettua misure di radioattività", spiega Locatelli, precisando che "campioni biologici della paziente sono stati inviati al centro dall'ospedale in cui si trovava ricoverata, per esami e consulenza tossicologica. È stato richiesto il dosaggio dei metalli, ossia la loro individuazione in liquidi biologici, attività che è stata effettuata, e il cui esito è stato trasmesso alla struttura che lo aveva richiesto. Esito che era ed è evidentemente protetto da privacy".

La 34enne era ricoverata in clinica dal 29 gennaio e aveva rivelato al suo avvocato che temeva di essere stata avvelenata. 

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