Mattarella al Bundestag: “Troppi dottor Stranamore che amano la bomba”

Mattarella al Bundestag: “Troppi dottor Stranamore che amano la bomba”
Sergio Mattarella in visita a Berlino in occasione della Giornata di lutto nazionale, 16 novembre 2025 (Foto Mallucci/LaPresse)

Il presidente della Repubblica: “La sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino”

Sergio Mattarella è in visita ufficiale a Berlino, Germania. Il presidente della Repubblica è arrivato al Bundestag assieme al capo di Stato tedesco Frank-Walter Steinmeier e al cancelliere Friedrich Merz in occasione del Volkstrauertag, la giornata di lutto nazionale che ricorda i caduti delle due guerre mondiali e le vittime del nazionalsocialismo. La ricorrenza richiama anche le stragi del 1944 perpetrate da reparti tedeschi contro civili italiani: Fosse Ardeatine, Marzabotto, Fivizzano, Sant’Anna di Stazzema e Civitella in Val di Chiana. 

Mattarella: “Dal mai più guerra ora si è passati al di nuovo”

“Siamo in questa Aula solenne per fare memoria dei caduti, delle vittime della guerra e della violenza. Caduti negli abissi della storia, nelle insidie tese da altri uomini. La vita delle persone, dei popoli, delle nazioni, è colma di inciampi e di tragedie. Talvolta per scelte individuali, più spesso per deliberato operare di altri. La Prima Guerra Mondiale lasciò sul terreno almeno 16 milioni di morti, la metà dei quali civili, oltre a 20 milioni di feriti e mutilati. La Seconda Guerra Mondiale, estesa al fronte del Pacifico, si calcola che abbia visto 70 milioni di morti. Le vittime, Paese per Paese, sono impressionanti”, ha detto Mattarella.

“E va ricordato che non di numeri si tratta ma di persone. Come è possibile che tutto questo sia potuto accadere e pretenda di ripresentarsi? Quanti morti occorreranno ancora, prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati, che ne faccia uso per l’arbitrio di voler dominare altri popoli?”. “Nie wieder. Mai più. E’ la espressione adottata nella comunità internazionale per condannare l’olocausto ebraico. A Nie wieder si contrappone wieder: di nuovo. A questo assistiamo. Di nuovo guerra. Di nuovo razzismo. Di nuovo grandi disuguaglianze. Di nuovo violenza. Di nuovo aggressione”.

Mattarella: “Minaccia incombente da nuovi dottor Stranamore”

Nuovi ‘dottor Stranamore’ si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba ‘amare la bomba‘”. “Il Trattato che mette al bando gli esperimenti nucleari (1997) non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato, nel 2023 la sua. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente”, ha aggiunto il presidente della Repubblica.

“Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, mentre taluno pretende siano legittime nei rapporti internazionali. Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia. La guerra di aggressione è un crimine”.

Mattarella: “Se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla”

“La pace non è frutto di rassegnazione di fronte alle grandi tragedie. Ma di iniziative coraggiose, di uomini coraggiosi. In questi decenni nella comunità internazionale tanti attori – e tra essi l’Unione Europea – con ostinazione e non senza fatica, hanno perseguito la pace, che si nutre del rispetto dei diritti umani fondamentali. Perché, se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla“, ha affermato il numero uno del Quirinale.

Mattarella: “Non può restare impunito chi colpisce civili”

“Oggi, secondo le Nazioni Unite, oltre il 90% delle vittime dei conflitti è tra i civili. Questo non può rimanere ignorato e impunito. Il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case, la propria terra, non ha precedenti. Secondo il rapporto reso noto ad aprile dall’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, questi erano 122 milioni, in aumento di anno in anno”, ha aggiunto.

“Anche qui non si tratta di statistiche. Sono volti, persone in cammino, famiglie cancellate, alle quali viene sottratto il futuro che preparavano. Il Diritto internazionale umanitario, argine alla disumanità della guerra, è messo in discussione dai fatti. Ma nessuna “circostanza eccezionale” può giustificare l’ingiustificabile: i bombardamenti nelle aree abitate, l’uso cinico della fame contro le popolazioni, la violenza sessuale”.

“La caduta della distinzione tra civili e combattenti colpisce al cuore lo stesso principio di umanità. E’ l’applicazione sistematica della ignobile pratica della rappresaglia contro gli innocenti. Colpisce l’ordine internazionale, basato sul principio del rispetto tra i popoli e del riconoscimento dell’orrore della guerra, oggi aggravata dal continuo irrompere di nuove armi”, ha detto ancora il Capo dello Stato.

Mattarella: “A Kiev come a Gaza, guerra ombra cupa sull’umanità”

“Da sempre la guerra ambisce a proiettare la sua ombra cupa sull’umanità. Il Novecento, con lo sviluppo della industrializzazione della morte, ha trasformato la tragedia dei soldati in tragedia dei popoli. Nei borghi d’Europa e nelle città distrutte dai bombardamenti, nelle campagne devastate, milioni di civili divennero bersagli”, ha dichiarato il capo di Stato.

Deportazioni, genocidi, hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale. Da allora, il volto della guerra non si riflette soltanto in quello del combattente, ma diviene quello del bambino, della madre, dell’anziano senza difesa. E’ quanto accade, oggi, a Kiev, a Gaza. La guerra totale esige non la sconfitta, la resa del nemico, ma il suo annientamento. Un accrescimento di crudeltà“.

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