Ue, Mattarella al board Bce: “Ritrovi slancio e coraggio”

Ue, Mattarella al board Bce: “Ritrovi slancio e coraggio”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palazzo Corsini in occasione della riunione con il Consiglio Direttivo della BCE (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Lo sprone del presidente: “È urgente accelerare”

Occorre ritrovare lo slancio e il coraggio che animarono i grandi passaggi istituzionali del processo di integrazione europea fino all’adozione della moneta unica. È urgente accelerare”. Di fronte all’intero board della Bce, riunito nella cornice di palazzo Corsini a Firenze, Sergio Mattarella suona l’ennesima sveglia all’Europa. Il capo dello Stato parte da lontano, individua nell’euro – e nella Bce “che ne tutela la stabilità” – “uno dei simboli più tangibili e avanzati del processo di integrazione del nostro continente” e parla di un “grande e decisivo passo in avanti, frutto di coraggio e di visione”. Oggi, a distanza di oltre 25 anni, è la sottolineatura, non “possono esservi dubbi che quel coraggio e quella visione siano stati premiati”. Per l’inquilino del Colle anche la Bce “ha assolto con successo il proprio mandato”, operando “con indipendenza, con senso di responsabilità, con riconosciuta integrità, al servizio dei cittadini europei”, anche nei momenti difficili, come durante la pandemia, o in contrasto allo shock energetico seguito alla “sciagurata” aggressione russa all’Ucraina e al repentino rialzo dell’inflazione, “oggi riassorbito”.

“In atto tentativo di minare la tenuta del prezioso sistema multilaterale”

Nonostante questo, però, con la complessità delle sfide globali in atto, i conflitti, le tensioni geopolitiche e le dispute commerciali, l’Ue si trova come in mezzo al guado. L’ordine internazionale appare travolto e Mattarella mette in guardia ancora una volta rispetto al “tentativo” in atto “di minare la tenuta del prezioso sistema multilaterale”. Va “rielaborato per adeguarlo alle mutate condizioni sviluppatesi nel mondo in questi ottanta anni ma va assolutamente salvaguardato”, avverte, anche perché il “diffuso senso di incertezza e anche di insicurezza” che deriva dal disorientamento dell’oggi può portare “a scelte errate e porre a rischio valori che consideravamo acquisiti“.

Mattarella cita Ciampi: “Condizione di zoppìa dell’Europa”

Il percorso fatto dall’Europa appare allora “insufficiente”: il Capo dello Stato cita, perché ancora attuali, le parole del suo “illustre” predecessore Carlo Azeglio Ciampi, quando parlò di “una condizione di ‘zoppìa’ dell’Unione: l’evidente asimmetria tra la moneta unica e una politica economica e fiscale ancora frammentata”. Le difficoltà, insiste l’inquilino del Colle, sono evidenti anche sul fronte della politica estera e di difesa, o sugli investimenti comuni in infrastrutture e innovazione. “La carenza di un’azione comune adeguata indebolisce tutti: si traduce in una minore capacità di rispondere alle necessità dei cittadini e in una progressiva perdita di rilevanza sul piano internazionale. Non possiamo permettercelo”, dice chiaro.

“L’Europa rimane baluardo di democrazia”

Per Mattarella l’Europa, con le sue risorse umane e materiali “straordinarie” ha “le carte in regola per restare protagonista e competitiva, potendo così garantire un futuro di benessere ai suoi cittadini”. Ha fatto scuola sui valori di eguaglianza e protezione sociale e “rimane un baluardo della democrazia, delle libertà fondamentali, dello Stato di diritto; e ha il dovere di contribuire allo sviluppo di un ordine internazionale fondato sulla pace e sulla dignità delle persone”. In quest’ottica si inserisce, per il capo dello Stato, il tentativo di ampliamento e sviluppo di una rete di libero scambio commerciale con grandi aree nel mondo, dal Nord America all’America Latina all’Asia promosso dall’Ue: significa far “sorgere interessi comuni e obiettivi condivisi, la base cioè più solida per la pace, come la storia insegna”. Gli strumenti per agire, insomma, per Mattarella ci sono e “sono ben noti”. Il punto, però, insiste, è che “occorre realizzarli con determinazione e in tempi certi, per accrescere l’integrazione politica ed economica del continente, che consenta ai suoi Paesi membri di tornare a crescere e guardare al futuro con rinnovata fiducia di poter essere protagonisti della vita internazionale”.

“Il mondo ha bisogno dell’Europa” aveva detto Mattarella a Cernobbio e le parole pronunciate di fronte al board della Banca centrale europea rinnovano il messaggio. “I membri del Consiglio direttivo, si riconoscono nelle sue parole. Quello spirito è presente in tutte le riunioni della Bce a cui ho l’onore di partecipare”, commenta il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, rivolgendosi al capo dello Stato. Anche la presidente Christine Lagarde guarda con ammirazione al “percorso” a sostegno dell’Ue fatto dall’inquilino del Colle: “In un momento in cui in tutta l’Europa la fiducia delle istituzioni è messa alla prova, la fiducia che gli italiani ripongono in lei e nella presidenza della Repubblica – è la sottolineatura – continua a crescere”.

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