La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato contro il testo del relatore Federico Gianassi (Pd), che sul caso Almasri proponeva di dare via libera all’autorizzazione a procedere chiesta dal Tribunale dei ministri per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i ministri della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. Dopo la bocciatura della relazione di Gianassi è stato nominato relatore Pietro Pittalis di Forza Italia. La sua relazione, contraria a concedere l’autorizzazione a procedere per i membri del governo coinvolti nell’indagine, sarà votata nell’Aula di Montecitorio il 9 ottobre. Osama Njeem Almasri venne arrestato il 19 gennaio scorso a Torino e rimpatriato in Libia due giorni dopo nonostante su di lui pendesse un mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra. La procura della Cpi accusa il governo italiano di non aver rispettato i propri obblighi, impedendo alla giustizia internazionale di agire. Per questo, il Tribunale dei Ministri chiede l’autorizzazione a procedere contro Mantovano, Nordio e Piantedosi, ipotizzando a vario titolo i reati di omissione di atti d’ufficio, concorso in favoreggiamento e peculato.

Media libici: Almasri rimosso da incarico polizia
Osama Najim Almasri è stato rimosso dall’incarico nella polizia giudiziaria per decisione del maggiore generale Abdel Fattah Deboub, che ha nominato il maggiore generale Suleiman Ajaj come suo successore per la gestione delle operazioni e della sicurezza giudiziaria. Lo riporta il sito libico Almasdar media sulla sua pagina Facebook, citando fonti proprie. Lo stesso sito lo scorso 22 agosto aveva pubblicato un video in cui si vedeva un uomo, identificato come Almasri, gettare a terra un altro uomo per poi colpirlo con calci e pugni tra i passanti mentre il traffico continuava a scorrergli accanto.
Pd: “Meloni sotto ricatto, a rischio sicurezza italiani in Libia”
“Il Governo deve dare spiegazioni con urgenza: gli italiani e gli interessi nazionali in Libia sono ancora tutelati? È una domanda più che lecita, dal momento che Nordio, Piantedosi e Mantovano, per salvarsi e scappare dalla giustizia, hanno affermato di aver agito per garantire la sicurezza dei nostri connazionali in Libia. A questo punto, cosa sta accadendo davvero e chi li sta garantendo? Palazzo Chigi chiarisca”, così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani commenta la notizia della rimozione di Almasri dalla polizia nel giorno in cui la giunta ha votato per giustificare la correttezza dell’operato per la sua liberazione. “Se non fosse un dramma, sarebbe una comica – prosegue Serracchiani – nello stesso giorno in cui la maggioranza vota il ‘salvacondotto’ per Nordio, Piantedosi e Mantovano – che sotto evidente ricatto hanno garantito l’impunità a un assassino e stupratore – si scopre che lo stesso criminale è oggi ricercato e sta tentando di fuggire dalla Libia, dove le autorità lo accusano di gravissimi reati. Un cortocircuito politico e giudiziario che mette a nudo l’irresponsabilità del governo Meloni e l’assurdità di decisioni che non tutelano né la giustizia né la sicurezza dei cittadini”.