Onu, Meloni: “Condiviso molte cose di discorso Trump ma Ue non ambigua su Ucraina”

Onu, Meloni: “Condiviso molte cose di discorso Trump ma Ue non ambigua su Ucraina”
Palazzo Chigi

La premier a margine dell’Assemblea: “Riconoscimento Palestina senza Hamas e con rilascio ostaggi”. Salvini: “Palestina stato inesistente”

La premier Giorgia Meloni ha parlato con la stampa italiana a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu. La premier ha toccato diversi temi, commentando tra le altre cose il discorso di Donald Trump:  “Ho condiviso molte cose che ha detto Donald Trump in questo intervento. Ho Condiviso quello che dice sulla migrazione, ho condiviso buona parte di quello che dice sui green ho condiviso anche alcuni passaggi sul fatto che, e ne farò qualcuno anche nel mio intervento, gli organismi multilaterali per lavorare bene, per recuperare e migliorare il loro ruolo in un contesto come quello nel quale ci troviamo, chiaramente devono sapere anche rivedere quello che non funziona”. La presidente del Consiglio tuttavia ha sottolineato di non ritenere che  “l’Europa sia ambigua nei confronti dell’Ucraina”. “Credo che dobbiamo però lavorare insieme come Occidente se vogliamo portare a casa una pace giusta e duratura. E’ quello che stiamo cercando di fare, c’è bisogno dell’Europa, c’è anche bisogno degli Stati Uniti”, è il ragionamento di Meloni in merito all’accusa del capo della Casa Bianca su un Europa che continua “ad acquistare petrolio e gas dalla Russia”.  Riguardo all’attacco lanciato da Trump al ‘Green deal’, per Meloni chi ha sostenuto “un certo approccio ideologico al Green Deal ha finito per non rendersi conto che stava minando la competitività dei nostri sistemi”.

Meloni: “Riconoscimento Palestina senza Hamas e con rilascio ostaggi”

“La maggioranza presenterà in aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l’esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all’interno della Palestina”, ha annunciato la premier. “Io non sono contraria al riconoscimento della Palestina, però dobbiamo darci le priorità giuste. Penso che un’iniziativa del genere possa trovare, spero, anche il consenso dell’opposizione, non trova sicuramente il consenso di Hamas, non trova magari il consenso da parte diciamo degli estremisti islamisti ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buon senso”. La “principale pressione politica”, ha insistito Meloni, “va fatta nei confronti di Hamas, perché Hamas che iniziato questa guerra ed è Hamas che impedisce che la guerra finisca rifiutandosi di consegnare ostaggi”.

Salvini: Palestina Stato inesistente

Sul tema Palestina è intervenuto anche Matteo Salvini, durante la campagna elettorale per le Regionali nelle Marche a Pesaro. “Penso che non sia proprio la priorità dei marchigiani, dei pensionati. Non la salute, non le liste d’attesa su cui stiamo lavorando, ma il riconoscimento di uno Stato inesistente. Dove comincia, dove finisce la Palestina? Chi la governa? Hamas? Ecco, riconoscere oggi lo Stato di Palestina è un favore ai terroristi islamici”, ha detto il leader della Lega all’hotel Charlie di Pesaro in risposta alla proposta di Matteo Ricci che in caso di vittoria alle elezioni regionali dichiarerà lo Stato di Palestina al primo Consiglio della Regione Marche. “Se fossi marchigiano, qualche dubbio su uno che, peraltro, nelle Marche ha governato per tanto tempo. Mi dicono i pesaresi, lui dormiva nella galleria della Guinza per protestare e chiedere la riapertura, noi da svegli l’abbiamo riaperta” ha detto il leader della Lega rimarcando di non pensare “che il riconoscimento di Hamas sia la priorità per i marchigiani”.

Conte: “Da Meloni misero espediente su Stato Palestina, è ipocrisia

“Il riconoscimento ‘condizionato’ dello Stato della Palestina, l’ultima ‘trovata’ di Meloni, è un misero espediente che conferma l’ignavia del nostro Governo. Il riconoscimento di uno Stato è un atto formale, che in questo caso ha anche un alto valore simbolico oltreché politico. O lo fai o non lo fai. Perché l’Italia non può unirsi ad altri 150 e più Paesi che hanno già riconosciuto lo Stato della Palestina? L’ipocrisia del nostro Governo che continua a stare al fianco di Netanyahu è davvero oscena. La verità è che se l’Italia non si affretta non ci saranno più le condizioni per il riconoscimento: semplicemente perché non ci sarà più la popolazione palestinese”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte in una nota.

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