“Ho saputo oggi che sul sito in questione c’erano anche immagini mie e devo quindi valutare con il mio avvocato come aggiungere la mia alle altre denunce”. Lo racconta a LaPresse Giulia Sarti, ex deputata del M5S e vittima di revenge porn nel 2019, in merito alla chiusura del sito Phica.eu, piattaforma dove venivano pubblicate foto e video di donne a loro insaputa. “Fa sempre male. Tutte le volte”, commenta con voce turbata.
“Purtroppo siti di questo genere sono più di quanti si immagina e non riguardano solo personaggi pubblici ma anche persone comuni, che fanno più fatica a difendersi. La cosa positiva – aggiunge – che ho notato è che si sono velocizzati i meccanismi, dalla segnalazione alla chiusura di questi siti. Bisogna continuare a parlarne nella consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa, anche se poi chiuso un sito il giorno dopo ne spuntano cento. Serve un esempio forte. Bisogna capire che è un problema strutturale che non può essere affrontato con un decreto o una norma, giusto per dare l’impressione di aver fatto qualcosa, ma sostenendo seriamente con i fondi adeguati le associazioni antiviolenza e gli operatori del settore che fanno un lavoro immenso”.