La location era stata tenuta segreta fino a questa mattina. Il sindaco: "Anticipato per evitare tensioni"
Il Remigration Summit, il raduno dell’ultradestra europea, ha preso il via sabato mattina alle 9 (in anticipo rispetto all’orario iniziale previsto delle 14), al Teatro Condominio di Gallarate in provincia di Varese. La location dell’incontro era stata tenuta ‘segreta’ fino alla mattina ma è stata poi comunicata dagli organizzatori sul proprio canale Telegram.
Il sindaco di Gallarate: “Remigration Summit anticipato per evitare tensioni”
Interpellato da LaPresse, il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha detto che l’inizio del Remigration Summit è stato “anticipato per evitare possibili problemi di ordine pubblico“. Al momento a Gallarate la situazione è tranquilla e non si registrano tensioni. “Ci sono tantissime forze di polizia. È previsto un corteo delle opposizioni locali e speriamo che vada tutto liscio”, aggiunge il primo cittadino.
Piantedosi: “Remigration? Tutti i contributi sono legittimi”
Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Napoli per una manifestazione di Noi Moderati, ha risposto così a una domanda su quale approccio al fenomeno dell’immigrazione preferisse tra quello dei moderati di centrodestra e quello del Remigration Summit, che si propone di espellere forzatamente tutte le persone straniere presenti in un Paese anche regolarmente: “Sono due legittimi contributi ad una discussione e in democrazia c’è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi”, ha detto il titolare del Viminale. “Io per mia vocazione ritengo che la politica sia l’arte del possibile e quindi in questo contesto trovo una cornice per la quale mi trovo un po’ a mio agio”, ha aggiunto. “Tutti i contributi ideali che si danno dalla politica sono importantissimi, cioè tracciare delle traiettorie future, degli orientamenti, degli ideali. E poi esistono dei luoghi dove la politica viene praticata, raccontata secondo l’arte del possibile e quindi secondo considerazioni di tipo diverso. La sintesi tra le due cose credo sia la migliore”, ha concluso il ministro dell’Interno.
Piantedosi: “Garantire libera espressione del pensiero di chiunque”
“Io da ministro dell’Interno ho l’obbligo di garantire la libera espressione del pensiero di chiunque“, ha poi detto ancora Piantedosi, interpellato in merito al raduno. “Non credo ci sia contraddizione – ha aggiunto Piantedosi -, è giusto che qualcuno possa ritenere interessanti anche questi fora di discussione che vengono periodicamente messi in campo. Poi c’è una politica praticata e io preferisco la politica come pratica dell’arte del possibile. Ma in democrazia non bisogna avere paura di nulla, neanche di idee che possano apparire molto forti e controverse”.
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