L'ex premier parla in commissione al Senato: "Le relazioni commerciali sconvolte dalle politiche protezionistiche"

Ha preso il via l’audizione di Mario Draghi sul Rapporto sul futuro della competitività europea davanti alle commissioni di Camera e Senato. “La nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato rispetto alla Russia che, con l’invasione dell’Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l’Unione Europea”, ha detto l’ex premier. “L’Europa – ha aggiunto Draghi – è oggi più sola nei fori internazionali, come è accaduto di recente alle Nazioni Unite, e si chiede chi difenderà i suoi confini in caso di aggressione esterna – e con quali mezzi”.

“L’Unione Europea ha garantito per decenni ai suoi cittadini pace, prosperità, solidarietà e, insieme all’alleato americano, sicurezza, sovranità e indipendenza. Questi sono i valori costituenti della nostra Unione europea. Questi valori sono oggi posti in discussione. La nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni internazionali e commerciali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggiore partner”, ha proseguito l’ex presidente del Consiglio. “I dazi, le tariffe e altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee”, ha aggiunto. 

Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie”, ha sottolineato l’ex numero uno della Bce. “In Europa, tra settembre e febbraio, il prezzo del gas naturale all’ingrosso è aumentato in media di oltre il 40%, con punte di oltre il 65%, per poi attestarsi a +15% nell’ultima settimana – ha ricordato l’ex premier -. Anche i prezzi dell’elettricità all’ingrosso sono aumentati in modo generalizzato nei diversi Paesi europei, e continuano a essere 2-3 volte più alti dei prezzi negli Stati Uniti”. 

“La difesa comune dell’Europa è un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza, la difesa oggi non è più solo armamento ma anche tecnologia digitale”, è poi il ragionamento di Draghi sul ReArm Europe.  “È il concetto stesso di difesa – spiega l’ex premier – che evolve nel più ampio concetto di sicurezza globale. La convergenza tra tecnologie militari e tecnologie digitali porta alla sinergia dei diversi sistemi di difesa dell’aria, del mare, di terra e dello spazio”

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata