Il ministro ne ha parlato durante il question time alla Camera
Le valutazioni sull’esercizio del golden power nei casi di Unicredit e Mps “saranno evidentemente effettuate in conformità con quanto previsto dalla legge, e quindi in modo ragionevole e proporzionato e nel rispetto del principio di non discriminazione”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo a una interrogazione al question time alla Camera, ricordando che “ogni decisione viene presa a seguito di istruttoria approfondita che coinvolge le imprese interessate e che anche in caso di determinazioni finali concernenti l’esercizio dei poteri la gamma di possibili soluzioni, che vede il veto alle operazioni solo come estrema ratio, consente l’adozione di misure di monitoraggio e prescrittive pienamente idonee a contemperare gli interessi in gioco”.
Giorgetti ha sottolineato che “le operazioni notificate ai sensi della normativa golden power sono oggetto di valutazione da parte di un Gruppo di coordinamento interministeriale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri“. Tale valutazione “è effettuata esaminando le informazioni fornite dalle società notificanti nonché, ove sia ritenuto necessario, formulando richieste istruttorie a queste ultime o a soggetti terzi”, inoltre, “la normativa consente al Gruppo di coordinamento interministeriale di collaborare mediante scambio di informazioni con Banca d’Italia, Consob, Agcm ed altre autorità indipendenti”. Nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, il Gruppo può proporre al Consiglio dei ministri l’esercizio dei poteri speciali – sottoforma di prescrizioni o di veto all’operazione – solo in presenza di una minaccia di grave pregiudizio agli interessi essenziali dello Stato. Mentre, “in assenza di tali minacce la valutazione sulle operazioni notificate è conclusa non esercitando i poteri speciali”. Riguardo alle operazioni notificate da Unicredit e Mps in conformità con quanto previsto dalla legge, “così come avviene per qualsiasi operazione notificata in ambito finanziario, il Gruppo di coordinamento interministeriale sta valutando le due operazioni al fine di verificare gli impatti delle stesse sugli interessi generali dello Stato nel settore finanziario fra cui la continuità delle attività di raccolta del risparmio, l’impiego del risparmio raccolto, il buon funzionamento dell’infrastruttura fisica e tecnologica dei sistemi di pagamento”.
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