La premier in un punto stampa a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles

Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles parla del presunto piano di riarmo e della difesa europea. “Secondo me, quella di inviare truppe non meglio identificate, truppe europee, francesi, britanniche, è la soluzione più complessa e forse la meno efficace” dice Meloni. “L’ho ribadito e ho anche escluso la possibilità che in questo quadro possano essere inviati soldati italiani. Penso che dobbiamo ragionare anche su soluzioni più durature anche di quelle che potrebbero rappresentare oggi un invio di truppe”.

Altro tema è le questioni delle missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite, ma è tutta altra materia, perché sono missioni che intervengono quando c’è un processo di pace iniziato e non è la proposta di cui si sta parlando in queste ore. Ripeto: su questa proposta qui io continuo a essere molto perplessa”, sottolinea.

Meloni su Putin che definisce Macron Napoleone: “Non mi interessa questo, cercare soluzione”

Putin ha parlato di Macron come di un nuovo Napoleone? “Mi pare che siano più manifestazioni verso il proprio pubblico, non mi interessa. Mi interessa arrivare a una soluzione che possa essere effettiva e seria, perché noi per questo abbiamo combattuto. In questi tre anni tutti gli sforzi che noi abbiamo fatto erano per arrivare a una pace giusta, a una pace che avesse delle regole e oggi che grazie a quel lavoro ci sono le condizioni, perché se noi non avessimo supportato l’Ucraina oggi non staremmo parlando di pace”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles.

“Questo lo ricordo a tutti quelli che dicono che siamo lontani, addirittura che sono io che ho scatenato la guerra in Ucraina. Ho sentito dire queste cose folli che ogni tanto ascolto, noi abbiamo lavorato banalmente perché non ci fosse un’evasione in Ucraina, perché l’Ucraina rimanesse in piedi e perché ci fossero delle condizioni adeguate per sedersi al tavolo. Oggi siamo arrivati a quel momento e bisogna raccogliere i frutti dei sacrifici che abbiamo fatto”, conclude. 

Meloni: “Concetto di difesa europea è più ampio della parola riarmo”

“Mi sono permessa di segnalare che concetto di difesa in Europa è un concetto un tantino più ampio della parola riarmo. Credo che la parola riarmo non sia la parola adatta per parlare di quello che stiamo facendo. Il concetto di sicurezza e il concetto di difesa oggi è un concetto che riguarda moltissimi domini e la vita quotidiana dei cittadini. Quindi non semplicemente essere dotati di adeguate armi, che pure sicuramente è un tema, ma riguarda il tema delle materie prime, il tema della cybersicurezza, il tema delle infrastrutture critiche, riguarda tantissimi domini dei quali anche noi ci dobbiamo occupare quotidianamente e quindi forse stiamo dando dei messaggi che per i cittadini non sono chiarissimi e quindi bisogna chiarire insieme cosa stiamo facendo”. 

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