Il confronto il 5 marzo. L'Associazione nazionale magistrati ha chiesto anche un "incontro istituzionale" a Mattarella

Il dossier giustizia resta caldo. I componenti della Giunta esecutiva centrale dell’Anm (Associazione nazionale magistrati) si dicono “lieti di poter incontrare il presidente del Consiglio”, Giorgia Meloni, “il prossimo 5 marzo. A lei esporremo le ragioni della radicale contrarietà alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere”.

Siamo preoccupati – fa sapere ancora l’Anm – e riteniamo che la salvaguardia della giurisdizione sia una assoluta emergenza per l’intera comunità nazionale. Chiederemo inoltre di incontrare, appena possibile, anche i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione in modo da esporre con chiarezza ed esaustività a tutte le forze politiche il nostro punto di vista. E’ un passaggio che riteniamo doveroso e urgente”.

L’Anm, guidata da Cesare Parodi, fa anche sapere di aver “chiesto un incontro istituzionale al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che si terrà quando l’agenda del Presidente lo permetterà, nelle prossime settimane. Un incontro conoscitivo per presentare la nuova Giunta ed esporre quelle che saranno le linee guida della nostra attività”.

Giustizia, Sisto: “Guerra politica-magistratura inutile, impedire riforma non va bene”

La guerra tra politica e magistrati “è una guerra inutile. Io penso che il Parlamento debba scrivere le leggi e i magistrati le devono applicare. Se noi rispettiamo le regole della Costituzione e scriviamo una legge, sia pur di matrice costituzionale, corretta, non capisco perché qualcuno voglia impedircelo in qualche maniera. Questo non va bene”, ha detto a ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio1, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. “Penso che uno può dissentire” rispetto alla riforma costituzionale della giustizia che prevede la separazione delle carriere, “poi quando ci sarà il referendum vota contro”, ha aggiunto.

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