Dopo la notizia lanciata da Bloomberg, di una trattativa tra l’Italia e SpaceX per un accordo per la fornitura di telecomunicazioni sicure, arriva la smentita di Palazzo Chigi. “La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”.
Lo rende noto Palazzo Chigi che “smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump“.
Intanto il tycoon e patron di Tesla continua a mandare segnali opposti e su X scrive: “Pronto a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!”.
“È già uscito un comunicato. Io sono a Palazzo Chigi, fa fede il comunicato“, ha ribadito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, rispondendo ai giornalisti.
Di tutt’altro avviso Matteo Salvini che accoglie con entusiasmo l’ipotesi di un accordo con il tycoon. “Musk è un protagonista dell’innovazione a livello mondiale: un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità. Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti.
Preoccupata Elly Schlein. “Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende“, ha detto la segretaria del Partito democratico.
“Non ho detto che non ci sono rischi per la sovranità tecnologica Ue, ho detto che non abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità italiane e che una volta che le riceveremo, se le riceveremo, le analizzeremo”. Così un portavoce della Commissione Ue, Thomas Regnier, rispondendo durante un briefing con i giornalisti a una domanda sulle informazioni di stampa di presunte trattative avanzate fra l’Italia e SpaceX.