L'aula aveva confermato la fiducia al governo con 211 sì e 117 no
L’aula della Camera ha prima confermato la fiducia al governo sulla Manovra 2025 con 211 sì e 117 no, poi in serata il via libera finale con 204 sì, 110 no e 6 astenuti. Ora la legge di bilancio va al Senato, dove lunedì 23 sarà annunciata in Aula in una breve seduta convocata alle 11, per poi passare alla commissione Bilancio che ne comincerà l’esame. Una breve riunione in serata del Consiglio dei ministri ha approvato la nota di variazione al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Quindi il testo della legge di Bilancio ha avuto l’ok a Montecitorio tra le polemiche, con l’opposizione che ha attaccato sulla nota di variazione e la sovracopertura da 100 milioni trapelata ieri, e di cui – contestano – il Governo non ha specificato l’utilizzo.
In corso in Aula l’esame dei restanti articoli, emendamenti e odg presentati alla legge di Bilancio.
Conte: “Niente per pensionati e poveri, vergognatevi”
“Giorgia Meloni è atterrata in queste ore in Lapponia e probabilmente incontrerà Babbo Natale. Per le letterine e i regali non pensate sempre e solo ai fondi di investimento, solo ai regalini che state consegnando a Elon Musk o ad accontentare l’industria delle armi. Pensate anche ai pensionati con la minima, a chi è in povertà assoluta, a chi è disabile. Per loro non c’è nulla. Noi siamo diversi da voi e vi contrasteremo in tutti i modi. La vostra manovra è repressiva per la nostra economia e per le imprese. Sbattete la porta in faccia alle persone in difficoltà in un modo ignobile e intanto riuscite a confezionare un aumento di 7mila euro per ministri e sottosegretari. Vergognatevi”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in Aula alla Camera durante l’esame degli odg della manovra.
Odg M5S, rimborsi trasferte ministri su fondi trasporti Roma: respinto
L’Aula della Camera ha respinto con 109 sì e 151 no e 10 astenuti un ordine del giorno del M5s che chiedeva un passo indietro rispetto alla norma sugli stipendi dei ministri, che nella riformulazione entrata in manovra prevede rimborsi per le trasferte “da e per” il domicilio dei componenti del governo. L’odg del capogruppo M5s Francesco Silvestri chiedeva di “riconsiderare l’intervento normativo”, valutandone “gli effetti applicativi in ordine alla sua inopportunità e alla sua iniquità”, e di destinare le risorse stanziate “al miglioramento dello stato dei trasporti nonché nella sicurezza urbana della città di Roma, con particolare riferimento all’anno giubilare”. Il sottosegretario al Mef Federico Freni, rendendo il parere del governo in Aula, aveva chiesto di riformulare l’odg, come impegno a “individuare ulteriori risorse, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, da destinare ai settori dei trasporti e alla sicurezza urbana”. Riformulazione che non è stata accettata da Silvestri, l’odg è stato messo ai voti nella versione depositata e bocciato
Bagarre in Aula, Donno (M5S) lancia banconote: richiamato da Mulè
Momenti di bagarre in Aula alla Camera, dove si stanno votando gli odg alla manovra, quando Leonardo Donno (M5S), inveendo contro il governo che “non si occupa di chi deve vivere” con mille euro al mese “e non parla con le persone, non sa cosa sia il carovita” parlando a sostegno del suo odg lancia in aria due banconote da 500 euro, forse finte. Subito si alzano grida dai banchi del centrodestra e il presidente di turno, Giorgio Mulè, richiama Donno all’ordine: “Ma che gesti sono? Non è un comportamento che va bene in quest’Aula. Ora – lo invita – aiuti gli assistenti parlamentari a raccoglierli”.
Ronzulli: “Contenta rispetto a coerenza su vaccini di alcuni colleghi”
“Sono felice che alcuni colleghi di Forza Italia, votando a favore dell’ordine del giorno contro l’annullamento delle multe ai ‘no vax’, abbiano avuto rispetto per la coerenza. Coerenza di continuare battaglie che abbiamo sempre fatto, come quella sull’obbligatorietà dei vaccini, mentre la Nazione veniva decimata dalla pandemia. Non possono cambiare le stagioni e, con quelle, la faccia. La coerenza ha una faccia sola. È non è quella dell’opportunismo. Per fortuna qualcuno ancora se lo ricorda. Mi auguro che questo segnale non venga ignorato dalla maggioranza e apra una riflessione seria, che porti alla cancellazione di questa sanatoria per i ‘no vax’ prevista dal Milleproroghe”. Così, la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli.
Da Lega odg per limitare norma anti-Renzi, poi il ritiro
Un ordine del giorno per limitare la norma della Manovra che vieta ai parlamentari e ai componenti del governo di percepire compensi per attività all’estero, ribattezzata anti-Renzi, è stata presentata dalla Lega alla Camera, ma dovrebbe essere ritirato e non messo ai voti. L’odg che figura nel fascicolo, a prima firma Bisa, ritiene che la norma penalizzi “chi svolge professioni intellettuali regolate da albi, come avvocati, medici, commercialisti, ingegneri, architetti e altre categorie” e sia “eccessivamente rigida e genera limitazioni ingiustificate per chi esercita attività regolari e tracciabili”. Chiede quindi di adottare iniziative normative volte ad escludere dal divieto “le attività professionali regolate da albi previsti per legge, limitatamente ai compensi derivanti esclusivamente dall’esercizio di tali attività”. L’ordine del giorno dovrebbe comunque essere ritirato prima che il governo formuli il parere in Aula.
Alcuni deputati FI votano odg Pd per multe a no vax
“Siamo a favore delle multe per i no vax, come per ogni sanzione nei confronti di chi viola una legge”. Lo spiegano fonti parlamentari azzurre, dopo che alcuni deputati di Forza Italia hanno votato a favore di un odg del Pd alla manovra proprio sulle multe a chi non si vaccinò contro il Covid quando era obbligatorio. “Nel Milleproroghe”, decreto in cui è contenuta la norma che annulla le multe ai no vax, spiegano le stesse fonti, “abbiamo convenuto col governo che costa di più recuperare quei soldi che proseguire col recupero e lasciare le sanzioni”. In ogni caso, “è un tema che affronteremo con il Milleproroghe”, che non è ancora all’esame di Montecitorio e comincerà il suo iter al Senato. A favore dell’odg del Pd hanno votato, tra gli altri, Raffaele Nevi, Alessandro Cattaneo, Paolo Emilio Russo, Rita dalla Chiesa e Patrizia Marrocco, mentre Nazario Pagano non ha votato.
Ryanair: “Decisione aumento tassa passeggeri miope e regressiva”
Ryanair, intanto, critica la legge di bilancio che prevede, tra le altre cose, di aumentare la regressiva addizionale comunale di 0,50 euro (fino a otto euro in totale) per ogni passeggero in partenza “dai più grandi aeroporti italiani”. Decisione che la compagnia irlandese ha definito “miope e regressiva”.
Ascani (Pd): “Manovra 2025 pessima e recessiva”
Attacca l’opposizione. “Se la legge di bilancio è la carta di identità di un esecutivo, il programma che delinea un’idea di Paese, non possiamo non riconoscere che la destra al governo è senza visione. Interessata solo al tornaconto di partito e alle proprie battaglie ideologiche e sorda alle richieste e ai bisogni dei cittadini, delle famiglie e delle imprese”, ha detto Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem.
“Tutti, questi ultimi, beffati con false promesse e proclami, mentre la maggioranza con questa manovra recessiva di tagli e mancette mette le mani nelle loro tasche per fare cassa, lasciandoli più soli e abbandonati. Poteva essere un’occasione di collaborazione con le opposizioni per recepire le istanze che provengono dai territori che la premier e i suoi, ormai arroccati nei palazzi del potere, ignorano. Invece è solo un documento vuoto e pessimo”.
Fratoianni: “Manovra 2025 non risponde a problemi veri del Paese”
“L’azione del governo non risponde ai problemi veri del Paese. Alleanza Verdi Sinistra non darà la fiducia a questo governo e alla sua Manovra di bilancio, e questa non è per voi, credo, una sorpresa: la legge di bilancio è un distillato di politica o, almeno, dovrebbe esserlo. È lo strumento con cui un governo, un parlamento, le istituzioni della Repubblica indicano la traiettoria verso cui muovere e immaginano come, attraverso le leve della politica, sia possibile trasformare la realtà che abbiamo di fronte, risolverne i problemi più acuti, curarne le ferite più profonde, trasformare la realtà. E invece voi semplicemente vi barcamenate“, ha detto Nicola Fratoianni di Avs, intervenendo nell’Aula di Montecitorio.
“Questo è un Paese nel quale la maggioranza delle persone non ce la fa. I loro stipendi, le loro pensioni non tengono il passo dell’inflazione da molto tempo. Gli stipendi sono fermi o vanno indietro, la loro capacità reale di inseguire il costo della vita si riduce e la politica è incapace di dare risposte o sceglie di non fare. E nel Paese crescono le diseguaglianze, pochi ricchi stanno accumulando ancor più ricchezze. Ma se uno ha miliardi, non è giusto chiedergli qualcosina, che non lo caccia certo in povertà, per redistribuire quelle risorse e poter investire nel futuro? Oltre a noi nessuno ha il coraggio di dire questo, basterebbe una patrimoniale sulle grandissime ricchezze”, ha aggiunto.
Rampelli (FdI): “Opposizione vota contro i soldi ai lavoratori”
“L’opposizione voterà contro una Manovra di circa 30 miliardi di euro, i cui 2/3 sono orientati all’abbattimento della pressione fiscale con benefici diretti e indiretti. Il taglio del cuneo fiscale, del 4% e strutturale, è pari a 18 miliardi di euro: voi – Avs, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Pd – voterete contro nuovi soldi in tasca ai lavoratori, fino a 100 euro al mese”, ha affermato Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, intervenendo in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sulla Manovra 2025.
“La platea di lavoratori, per farvi capire contro chi state andando, è pari – ha aggiunto – a 15 milioni e mezzo di lavoratori, raccontatelo in giro al di là dei vostri colloqui privilegiati con il grande statista Landini che state affiancando in questa rivolta sociale contro il nulla. Una battaglia di sinistra che avete lasciato al nostro movimento, al conservatorismo sociale o alla destra sociale che dir si voglia”.
“Avete votato contro altri benefici accessori – lo dico in italiano perché all’italiano ci tengo – come la detassazione dei premi produttività, i buoni pasto, gli asili nido aziendali, la formazione, i rimborsi carburante. Voterete contro il terzo scaglione dell’Irpef che abbassa al 35% la tassazione ai redditi medio bassi, fino a 40mila euro. Siete contro il taglio del 4% dell’Ires alle imprese che assumono e investono. Troppo abituati a finanziarie carrozzoni improduttivi di vostri amici”, ha aggiunto Rampelli. “
Non è vero che aumentiamo le pensioni minime, lo abbiamo già fatto nel 2023 di oltre 90 euro al mese (su 500 è un aumento significativo) l’incremento di tre euro su cui ciarlate è solo un adeguamento all’inflazione per non vanificare quella misura. Cari pensionati ricordatelo. Ci dispiace, pensavamo si potesse fare una discussione più produttiva e ordinata perché ci sono cose su cui è dannoso dividersi e inneggiare a presunte rivolte sociali”.
“Noi pensiamo che ci sia per voi un solo piacere: quello di essere vivi, nella menzogna, tutto il resto è miseria. Ce lo dice Cesare Pavese – ha concluso Rampelli – Vi sentite vivi così, a fare un’azione pregiudiziale e a girarvi dall’altra parte quando lo Stato mette la schiena dritta e risponde agli interessi diffusi della comunità nazionale”.
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