Pd: "Potere non gli consente di essere sopra la legge". Delmastro: "Spiace sentire i pm pagare come Ilaria Salis"
Continua il dibattito nella politica italiana dopo la richiesta di sei anni di reclusione da parte dei pubblici ministeri di Palermo per Matteo Salvini per il caso Open Arms. Dopo la levata di scudi a favore del leader leghista e vicepremier da parte del governo, compreso il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il capo dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Paolo Santalucia, difende l’autonomia della magistratura: “Non si può aggredire la magistratura per il solo fatto che svolge la sua funzione, essenziale per la vita del Paese e di assoluto rilievo costituzionale”, ha dichiarato in un’intervista a La Stampa. “Buona parte della classe politica sembra manifestare insofferenza nei confronti del controllo della legalità e confonde il primato della politica con la pretesa di impunità. Noi magistrati rispettiamo la politica, ma la legge penale obbliga tutti ad osservarla. Senza entrare nel merito del processo di Palermo, voglio ribadire che anche i politici sono, come tutti, soggetti alla legge penale. I magistrati italiani non si fanno turbare dal polverone di dichiarazioni che li accusano di essere politicizzati e manterranno, anche in questa occasione, autonomia e serenità di giudizio. Si attenda la sentenza e poi la si critichi pure ma con argomenti e non con pregiudizi“, ha proseguito. E a chi gli chiede se l’attacco alla magistratura sia un atto intimidatorio, risponde: “Non credo sia un atto di intimidazione, quanto piuttosto una reazione scomposta che non tiene conto di alcuni principi fondamentali della nostra democrazia: l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge e l’autonomia e indipendenza della magistratura“.
Pd: “Potere non consente a Salvini di essere sopra la legge”
Dalle opposizioni critiche a Salvini e al video pubblicato sui social con cui il ministro, imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito, nel 2019 quando era ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave dell’Ong spagnola, ha difeso le sue ragioni definendosi “colpevole di aver difeso l’Italia“. Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, ha detto in un’intervista ad Agorà su Rai3: “Il potere non consente di essere al di sopra della legge. Parliamo di principi universali e non esiste l’interpretazione del codice penale in questo caso. Un essere umano in mare va salvato, nel momento in cui lo porti a riva decidi cosa farne. Sono il diritto del mare e la dichiarazione dei diritti dell’uomo a stabilire la cornice normativa entro cui muoversi e non le scelte propagandistiche di un ministro. Salvini ha fatto un video inquietante per spiegare una scelta gravissima e nel farlo ha attaccato un altro potere dello Stato. Un fatto inaudito“.
Conte: “Non auguro condanna a Salvini”
“Non auguro a Matteo Salvini una condanna penale, come a nessun avversario politico”, ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a La Stampa. Poi ha aggiunto: “Quando è capitato a me di essere chiamato dalla magistratura a rispondere di scelte difficili fatte durante la pandemia, io non l’ho accusata di imbastire processi politici, né ho invocato il popolo a intervenire in mio favore. Mi sono difeso con serenità e la mia posizione è stata archiviata con formula piena, mentre Giorgia Meloni mi dava del criminale e la fondazione di Alleanza nazionale finanziava l’associazione che ha fatto l’esposto a Bergamo”. Tornando sulla vicenda Open Arms: “In questo processo sono stato testimone di fatti a mia conoscenza ed è noto che scrissi invano a Salvini due lettere per sollecitare lo sbarco dei più vulnerabili”. Poi prosegue: “Nel rapporto con la magistratura, la destra mostra i suoi evidenti limiti culturali: uno dei principi fondamentali della nostra democrazia è l’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. E questo vale anche per chi ha ruoli di governo, che non possono diventare spazi di impunità“.
Delmastro: “Spiace sentire pm parlare come Ilaria Salis”
Dalla maggioranza, invece, continuano le accuse ai pm del capoluogo siciliano. “Spiace sentire un magistrato usare argomentazioni più politiche che giuridiche. Sembrava quasi di ascoltare Ilaria Salis“, ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro di FdI, in un’intervista al Corriere della Sera. “Per tutta la requisitoria più dei reati si sono scomodati crimini universali – aggiunge – Violazioni di diritti umani tali da non poter applicare la legge dello Stato. Se così fosse, per coerenza, andrebbe processata l’intera catena dal premier Conte al ministro Toninelli alla Guardia costiera, cosa che non vorrei mai”. A chi gli chiede se ci sia stata una pressione indebita sui giudici, risponde: “A me sembra l’esatto opposto. Esiste il diritto costituzionale ad esprimere un giudizio purché nei limiti della continenza”.
Orban: “Salvini nostro eroe, è patriota più coraggioso d’Europa”
Difese di Salvini, intanto, arrivano dagli alleati della Lega all’estero, l’ultimo il premier ungherese Viktor Orban, che ha definito il leader leghista il “patriota più coraggioso d’Europa” e “il nostro eroe”.
Tajani: “Condanna a Salvini sarebbe politica, no problemi per Governo”
“Quella contro Salvini sarebbe una condanna politica, non ha sequestrato nessuno, non è un bandito. Condannarlo per sequestro di persona sarebbe ridicola”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a ‘L’aria che tira’ su La7. “Se ci fosse una condanna no problema per il Governo“, ha aggiunto.
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